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Pallamano, Riccardo Trillini: “Orgoglioso della squadra. L’arbitraggio ha condizionato il nostro gioco”

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Riccardo Trillini / FIGH Michele Longo

Una sconfitta con tantissimo onore, ma che lascia anche tanti rimpianti. E’ il post partita di Spagna-Italia di pallamano, valida per le qualificazioni agli Europei Maschili 2026. 

Gli azzurri, nettamente sfavoriti alla vigilia – in trasferta e contro la compagine che si è presa il bronzo olimpico pochi mesi fa a Parigi 2024 -, tirano fuori una prestazione incredibile, prodotto di un lavoro costruito in tanti anni che sta dando i suoi frutti (leggasi qualificazione ai Mondiali 2025, ma non solo).

Un 31-30 finale, che il DT Riccardo Trillini fotografa in due maniere: la prima quella relativa allo svolgimento della partita, intensa anche e soprattutto con il cambio di metro arbitrale durante il match, la seconda relativa all’orgoglio di una squadra che sta mostrando cosa può o potrà essere capace di fare.

“Mai avrei pensato – dice Trillini nelle dichiarazioni raccolte dal sito federale – di dover parlare di arbitraggio dopo una partita in Spagna, ma è innegabile che il metro sia cambiato nettamente nel secondo tempo. Questo ha condizionato il nostro gioco. Abbiamo giocato troppo in quarta fase e questo ci ha sicuramente sfavoriti. È anche demerito nostro, certo, perché ogni volta che recuperavamo palla cercavamo di gestire, invece di spingere, anche se i ragazzi hanno pagato la stanchezza e volevano dosare le energie per arrivare lucidi fino alla fine”.

Poi conclude dicendo: “Ad ogni modo, al di là del risultato finale, è una Italia che ha cambiato totalmente dimensione: dobbiamo essere orgogliosi, io per primo, di questi ragazzi. Oggi, nonostante assenze pesanti, abbiamo espresso un bellissimo gioco e grandissimo agonismo. Ripeto: dobbiamo esserne orgogliosi”. 

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