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Panatta esalta Sinner: “Mai visto niente così in 50 anni. Un alieno che viene da un’altra galassia”

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Jannik Sinner
Sinner / Lapresse

Jannik Sinner continua a scrivere nuove pagine di storia dello sport italiano e diventa il primo tennista azzurro di sempre a vincere le ATP Finals, trionfando davanti al pubblico di Torino dopo aver dominato la scena per tutto il torneo (cinque successi consecutivi senza perdere neanche un set). Il numero uno al mondo ha sconfitto nell’ultimo atto lo statunitense Taylor Fritz con un duplice 6-4, replicando così lo stesso punteggio della partita di round robin andata in scena martedì scorso.

In finale Sinner con Fritz ha fatto il suo dovere. Ha fatto un’ottima partita. Aveva dichiarato che stava aumentando il livello in questi giorni alle Finals. E ha giocato un match perfetto. Ha vinto con grande merito, con lo stesso risultato di qualche giorno fa. L’unico timore era il servizio di Fritz e invece Jannik ha fatto meglio di lui e in un’ora e 24 minuti ha archiviato la pratica“, ha dichiarato Adriano Panatta nel suo intervento alla Domenica Sportiva sulla Rai.

Io ho detto ironicamente che ormai servirebbe cercare un avversario in un’altra galassia perché qui sulla terra non c’è nessuno che possa impensierirlo. Io in questi 50 anni di tennis non ho mai visto uno strapotere così evidente rispetto agli avversari. In questo momento forse Alcaraz se gioca al 100% può impensierirlo, ma Jannik è riuscito a vincere le Finals senza perdere un set contro i migliori al mondo. Lui entra in campo e inizia a martellarti da fondo campo, con tutto. E con una tenuta nervosa straordinaria per la sua età“, ha aggiunto il vincitore del Roland Garros 1976.

Panatta intravede un possibile ulteriore progresso da parte di Sinner: “E ha margini di miglioramento, quindi pensate dove può arrivare visto che ora è numero uno. Secondo me è un alieno e viene da un’altra galassia. Gioca benissimo, si comporta in maniera esemplare, non sbaglia una dichiarazione. Evidentemente ce lo meritiamo, io sono molto felice. Non credo neanche ai miei occhi quando lo vedo giocare. Fa dei colpi talmente violenti, davvero impressionante. Non è umano“.

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