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Puppo riflette su Sinner: “Sembra che si stia dando troppo per scontata una cosa, ma lui ne è consapevole”

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Jannik Sinner
Sinner / IPA Sport

Domani si comincia. Le ATP Finals sono pronte per prendersi la scena e Jannik Sinner farà il suo esordio non prima le 20.30 sul Centrale della Inalpi Arena di Torino. Tante attese per il n.1 del mondo, che inizierà il proprio percorso contro l’australiano Alex de Minaur. Una partita sulla carta alla portata del pusterese, ma chiaramente da non sottovalutare per i miglioramenti compiuti dal suo avversario nel 2024.

Di questo e anche di altro ha parlato Dario Puppo, nel corso dell’ultima puntata di TennisMania, in onda sul canale di Youtube di OA Sport. Il collega di Eurosport si è concentrato in primis su un’analisi statistica: “I numeri dicono che Sinner sia favorito, se si guardano i tre avversari del gruppo. Non penso sia ragionevole spingersi oltre. La partita più difficile a mio parere sarà in semifinale, nell’eventualità in cui Jannik dovesse spingersi fino in fondo“.

Precisando il concetto, Puppo ha aggiunto: “L’esordio sarà contro un avversario ideale per lui, se si considerano i precedenti (7-0 per Sinner, ndr). La prima volta che si sono incontrati risale a quattro anni fa, a Milano, nella sfida conclusiva delle Next Gen ATP Finals. Una partita in cui Sinner fece vedere tutto il suo talento, sfruttando alla perfezione la wild card che gli era stata data. Nel secondo incontro ci sarà il vincente dell’altro match del girone e, nel caso in cui dovesse essere Daniil Medvedev, bisogna ricordare che il russo ha perso sette delle ultime otto partite giocate contro Sinner. Un discorso simile lo merita anche Taylor Fritz, dal momento che l’americano è stato battuto nelle ultime due delle tre sfide che ci sono state, ricordando chiaramente la finale degli US Open 2024“.

Puppo ha poi riflettuto su un punto in particolare: “Credo che il vero punto di domanda sarà quello del contorno. Sinner è stato coinvolto in tanti eventi extra campo. Sembra quasi che si dia per scontato che lui arrivi a domenica 17 novembre, ma non è così. Sono convinto che Jannik e il suo staff sono perfettamente consapevoli della situazione. Zverev, senza dare troppo peso a quanto è accaduto negli allenamenti, è un avversario sicuramente da temere, come Alcaraz ovviamente. Per questo la semifinale, io penso, possa essere il confronto più complicato dal punto di vista mentale, immaginando che ci possa essere uno di questi due giocatori sulla strada del n.1 del mondo“.

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