Tennis
Puppo su Sinner-Fritz: “L’italiano sembra onnipotente. Le parole di Ruud fanno riflettere”
Vigilia della finale delle ATP Finals nella più recente puntata di TennisMania, trasmissione condotta da Dario Puppo (giornalista e telecronista di Eurosport) e visibile sul canale YouTube di OA Sport. Praticamente un’ora abbondante a tema unico, quello di Jannik Sinner che cerca di prendersi la sua prima volta alle Finals.
Prima parte chiaramente dedicata a un’analisi su numerosi aspetti di Sinner-Ruud: “Nel primo set Sinner, a parte la percentuale non alta di prime, non era soddisfatto del suo servizio. Con la seconda riusciva a rimediare. La velocità della prima era leggermente inferiore ad altri match delle Finals, sui 200 più che sui 210. Impressionante la risposta. A un certo punto, a fine primo set la risposta era su un rendimento 9.4 o qualcosa del genere. Basta e avanza. Ci sono stati due momenti che hanno fatto capire tanto: quando Ruud ha sbagliato palle break per lui facili. Non credo sia al 100% fisicamente, ma la resa è il fatto che sembri onnipotente. E il clima creato all’Inalpi Arena, man mano, nonostante non ci sia lotta, è cresciuto. C’è un’atmosfera diversa dalla prima giornata. Il pubblico è cambiato, più educato, ogni tanto partiva il coro. Secondo me i giudici di sedia che cercano di fermare sul nascere ogni coro per non allungare i tempi del match sbagliano. Ma fateli andare avanti ogni tanto! Non sono cori fastidiosi. Questa superficie aiuta Jannik, e lui ha fatto delle scelte di calendario per non arrivare stanco morto a fine stagione. Mentalmente è forse più pronto degli altri“.
Poi arriva il momento di parlare delle dichiarazioni del norvegese, a volte male interpretate e comunque importanti anche in riferimento ad altri che sono intervenuti sul tema Sinner: “A Ruud sono state fatte in sala stampa 1-2 domande, il resto era su Sinner. Ruud ha detto che in televisione sembra che Sinner assomigli a Djokovic, ma non è così. La palla arriva più veloce. Non per sminuire Djokovic, che è il più forte della storia. Ruud è stato molto onesto. Nel caso di positività è quello che ci ha capito più di tutti e prima degli altri. Il suo modo di affrontare la conferenza stampa mi è piaciuto moltissimo. Hanno tradotto male una sua frase. Non ha detto di sperare di non incontrarlo per tre anni. Ha detto che vorrebbe giocarci senza aspettare altri tre anni, perché se prendi gli schiaffi è pure divertente, nel senso che se vuoi imparare qualcosa devi giocare con lui. Medvedev ha detto “Sono sorpreso, pensavo Alcaraz avesse qualcosa in più come picchi e non è così”. Fritz ha detto “Ho giocato con tutti i Big 3, questi hanno un’altra velocità e tirano a un ritmo diverso”. Una giornalista ha chiesto a Ruud se pensasse di continuare a giocare così nella sua carriera. Lui ha risposto che ha iniziato a giocare alla Nadal, costruendo il punto e quando ha l’occasione entra. Sì, sta pensando di far diventare più piatti i suoi colpi, cambiare qualche soluzione, ma non si fa dall’oggi al domani. Cercherà di aggiungere delle cose. Sono risposte che fanno un po’ pensare. Ruud è uno molto intelligente“.
Si passa, quindi, all’analisi dell’allenamento e della partita con Fritz: “Sinner in parte sembra star già mettendo cose della preparazione in allenamento, perché se no non ha senso fare due ore con quell’intensità. Per questo forse non dico che è stanco, però quando ci sono gli scambi lunghi si vede che respira tanto. Magari anche lui è infastidito dal raffreddore, ma è sempre lì a lavorare su quel che sarà. Parlo negli allenamenti dei giorni off. Penso che per oggi sarei sorpreso la partita fosse combattuta. Vero che ha giocato la seconda semifinale, Sinner, ma è durata poco, in conferenza stampa è arrivato non troppo tardi. Quasi subito Ruud e dopo 20′ Sinner, chieste poche domande in virtù di domani. L’unica finale l’ha persa con Alcaraz quest’anno, ma l’andazzo è quello da dopo gli US Open 2023. Ho come la sensazione che Sinner avesse in testa di voler andare in finale perché l’ha fatto l’anno scorso. Adesso penso che andrà in campo con la sua mentalità. Ogni tanto lo dice: se sei in campo l’ultima domenica è qualcosa di speciale. Lui lo vive così, gli altri magari lo vivono come una responsabilità. Questo può incidere anche nella resa. Vedremo come inizia la partita di Fritz. Dico due set Sinner. Ci sono tornei dove è stato inscalfibile, come agli US Open dove ha perso due set“.
Conclusione sulle parole tra Davis e futuro: “Sinner ha detto che ha giocato con tre diversi compagni in Davis, e anche che decide il capitano. Secondo me è disposto a giocare il doppio, ma lui ha detto semplicemente vediamo. Poi ha detto, sull’inizio del 2025, che hanno già ragionato col suo staff e che probabilmente non gioca tornei“. E sulle Finals: “Quello che succederà è probabilmente che l’Italia prenderà altri 5 anni di Finals. Torino le tiene, questo è quel che ho sentito, fino al 2027 e poi per tre anni vanno a Milano“.