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Rugby, Gonzalo Quesada: “Ho fiducia nel mio gruppo. Vogliamo dare continuità al nostro progetto tecnico”

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Gonzalo Quesada
Gonzalo Quesada/LaPresse

Domani ad Udine torna in campo l’Italrugby e sarà una sfida decisamente affascinante per gli azzurri, visto che affronteranno l’Argentina nella nel primo di tre Test Match delle Autumn Nations Series. C’è sicuramente grande voglia di fare bene per la squadra del CT Gonzalo Quesada, che se la vedrà contro una formazione che ben si è comportata nell’ultimo Rugby Championships, vincendo addirittura di 40 punti sull’Australia (67-27) e battendo anche il Sudafrica (29-28) e la Nuova Zelanda in trasferta per 38-30.

Dall’altra parte gli azzurri ripartono dopo il trittico di sfide dello scorso luglio, chiuso con il netto successo in Giappone sui padroni di casa. Quella con l’Argentina sarà il primo di tre test match, che vedranno l’Italia impegnata poi con la Georgia, prima dell’attesissima sfida di Torino contro la Nuova Zelanda.

Sarà una partita speciale per Gonzalo Quesada, che ha vestito per moltissimi anni la maglia dell’Argentina, diventando anche il quarto miglior marcatore di sempre della nazionale sudamericana. Il CT dell’Italia ha presentato così la partita di domani nelle parole riportate dalla Federazione: “L’ultima partita giocata insieme è stata in Giappone il 21 luglio alla fine di una tournee estiva durissima. Abbiamo fatto degli allenamenti con tanta intensità, i giocatori hanno lavorato benissimo, ma sono sicuro che non potrà essere tutto perfetto, soprattutto con il pallone in mano. Ci saranno situazioni in cui saremo più efficaci e altre in cui si vedrà che non giochiamo insieme da tanto tempo. Dall’altro lato ho molta fiducia in questo gruppo per la sua capacità di compensare la mancanza di automatismi con la difesa, il gioco al piede e la voglia di combattere”.

Quesada ha parlato anche dei dubbi di formazione avuti soprattutto sulla trequarti: “Con lo staff c’è stata una discussione lunghissima su chi avremmo dovuto scegliere tra Ioane, Lynagh e Trulla, perché il livello dei 3 è davvero molto simile. Alla fine hanno fatto la differenza dei piccoli dettagli e l’idea che avevamo nella preparazione della partita, e quindi non abbiamo scelto Jacopo, ma è stato davvero vicino ad entrare in formazione e ha fatto un ottimo tour estivo”.

Ancora sulla formazione: “Nacho Brex si è conquistato la titolarità grazie alle sue prestazioni di alto livello, ma Marco Zanon è comunque in panchina e ci sono anche altri centri come Giulio Bertaccini o Federico Mori, non convocato per permettergli di recuperare al meglio, che si stanno avvicinando sempre di più al livello”.

Il CT azzurro parla anche di una nazionale con tanti giocatori competitivi, dove la concorrenza è elevata: “Non esistono giocatori che, se non sono in campo, devono pensare siamo morti. Ci sono giocatori più pronti di altri, ma la concorrenza è molto ampia e tanti giocatori esclusi sono molto vicini a quelli che giocano”

Anche contro l’Argentina, Quesada vuole portare avanti il suo progetto tecnico, lasciando perdere eventuali esperimenti: “Sarebbe stato molto pericoloso cambiare troppo in 4 allenamenti. Abbiamo inserito 2-3 cose nuove perché vogliamo implementarle in vista delle prossime partite e del Sei Nazioni, ma non abbiamo voluto prendere il rischio di fare troppi cambiamenti perché vogliamo dare continuità al progetto tecnico portato avanti finora”. 

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