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Rugby, l’Argentina ai raggi X in vista del Test Match con l’Italia

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Gonzalo Garcia
Garcia / LaPresse

Inizia questo weekend il novembre dei test match internazionali di rugby e a Udine l’Italia di Gonzalo Quesada affronterà l’Argentina sabato sera. Una sfida difficile contro una formazione che negli ultimi 12 mesi è cresciuta tantissimo, arrivando a battere All Blacks, Australia e Sudafrica nell’ultima The Rugby Championship. Ma che Pumas sfideranno gli azzurri?

L’Argentina che arriva in Italia è una squadra che dopo il quarto posto conquistato ai Mondiali ha deciso di dire addio a Michael Cheika e affidare la panchina a una leggenda dei Pumas, quel Felipe Contepomi che ha rivoluzionato la squadra in pochi mesi. Addio al rugby solo fisico, legato a un pack di assoluto livello e alle fiammate di trequarti come i Boffelli, per abbracciare un rugby più moderno e spettacolare. Con i suoi pregi, ma anche i suoi difetti, che si sono viste nelle pesanti sconfitte subite nell’ultima Championship.

L’Argentina di Contepomi sfrutta molto di più la sua linea arretrata, con il pallone che viene mosso più velocemente al largo, che non si affida a semplici folate delle ali o dell’estremo, ma a un gioco più costruito, capace di mettere alle corde le difese avversarie prima di colpirle e affondare fino alla linea di meta.

Ma i Pumas non sono una squadra che rischia, di quelle che amano giocare alla mano in ogni circostanza, ovunque sul terreno di gioco. L’Italia, dunque, dovrà stare attenta anche al gioco al piede dei sudamericani, capaci di spostare l’ovale verticalmente lungo il campo e la linea arretrata azzurra dovrà vincere il ping pong tattico e saper ripartire velocemente. Il tutto, consci che i giocatori convocati da Contepomi sono un mix di esperienza e voglia di mettersi in mostra che non si arrendono mai e servirà giocare al 100% per 80 minuti se si vorrà portare a casa una vittoria.

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