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Salto con gli sci

Salto con gli sci, l’Italia maschile capitanata dalla ‘Fenice azzurra’ Insam. Incognita Bresadola

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Alex Insam
Insam - La Presse

La Coppa del Mondo maschile di salto con gli sci prenderà il via da Lillehammer, Norvegia, nel weekend del 22-24 novembre. La stagione 2024-25 vivrà il primo momento cruciale durante il periodo natalizio, che come d’abitudine coinciderà con la Tournèe dei 4 Trampolini. Dopodiché, durante l’inverno saranno conferite le medaglie iridate. I Mondiali si disputeranno a Trondheim (Norvegia) a cavallo dei mesi di febbraio e marzo.

Ai nastri di partenza della nuova annata agonistica, è doveroso fare il punto della situazione riguardo all’Italia. Il nostro Paese è reduce da un 2023-24 indiscutibilmente positivo, nonché dalle solide prestazioni espresse durante il recente Summer Grand Prix da parte di Alex Insam, capace di issarsi sul podio in due delle nove gare a cui ha preso parte e di concludere la classifica generale al quarto posto.

Ci troviamo al cospetto del miglior Insam di sempre, in grado di risorgere dalle proprie ceneri dopo essere sprofondato in un’acuta crisi tecnica che ne aveva azzerato il valore assoluto. Progressivamente tornato ai livelli che gli competono, l’ormai ventisettenne altoatesino partirà con l’ambizione di confermare quanto di buono realizzato nell’ultimo biennio.

Parliamo di un saltatore capace di entrare costantemente in zona punti, effettuando estemporanee incursioni nella top-10 se il contesto e le condizioni dovessero essere particolarmente amici. L’obiettivo è quello di moltiplicare quanto più possibile il numero di piazzamenti caratterizzati da una cifra singola. Il sogno è di riportare il movimento tricolore sul podio, spezzando un’astinenza che dura ormai da 18 anni.

Affinché questo accada sarà però necessario assistere al proverbiale “allineamento dei pianeti”, ovvero una gara perfetta da parte della Fenice Azzurra, unita a circostanze di assoluto favore e a qualche passo falso altrui. Difficile, quasi impossibile. È però quel “quasi” a essere la chiave di volta di tutto, perché rende lo scenario non impossibile, per quanto onirico.

Se fosse al meglio delle proprie condizioni atletiche, Giovanni Bresadola comincerebbe con le medesime prospettive di Insam. Cionondimeno, la competitività del ventitreenne trentino è tutta da verificare. Non bisogna dimenticare come sia stato vittima di un serio infortunio al ginocchio durante la primavera. Il percorso di recupero da questi incidenti è lungo e accidentato, dunque bisognerà avere la massima pazienza nei suoi confronti.

Se la stagione dovesse risultare in linea con quella passata e/o con quella di Insam, sarebbe una gradita sorpresa. Viceversa, se il 2024-25 dovesse rivelarsi un’annata di transizione e ricostruzione, non ci sarebbe da stupirsi. Tempo al tempo, Roma non è stata costruita in un giorno e ognuno di noi ha impiegato mesi per nascere. Quindi, non vi potrà essere alcun giudizio negativo attorno a Bresadola, indipendentemente dai risultati conseguiti. Ripartire dopo la rottura di un legamento crociato non è uno scherzo.

Il movimento tricolore può, infine, contare anche su Francesco Cecon e Andrea Campregher. Atleti dalle caratteristiche opposte (più a proprio agio quando contano esplosività e reattività il primo, decisamente più volatore il secondo), ma dalle aspirazioni analoghe, leggasi far breccia tra i primi 30 quante più volte possibile. Per il figlio d’arte friulano sarebbe la prima volta in assoluto, il veneto trapiantato in Trentino c’è invece già riuscito l’inverno passato.

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