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Sara Curtis regina negli Assoluti in vasca corta. Tris di Mora e Quadarella a Riccione

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Sara Curtis
Sara Curtis / Giorgio Scala e Andrea Masini / DBM

Terza e ultima giornata di finali che va in archivio nella piscina di Riccione, sede degli Assoluti in vasca corta. Nella competizione che ha assegnato i pass rimanenti per la selezione che prenderà parte alla rassegna iridata nella piscina da 25 metri di Budapest (10-15 dicembre), non sono mancati i riscontri di un certo livello.

Un’apertura col botto, grazie a Sara Curtis. La piemontese ha completato il suo poker, facendo propri i 50 stile libero con il nuovo primato italiano di 23.77 (terza prestazione mondiale stagionale e migliorato il 23.83 di Silvia Di Pietro), valso il pass per la rassegna iridata della Duna Arena. Per Curtis è arrivato il terzo “biglietto” per l’Ungheria. Alle sue spalle si sono classificate proprio Di Pietro (24.17) e la belga Florine Gaspard (24.39).

Sarà in terra magiara nei 200 dorso anche Lorenzo Mora. L’emiliano, dopo aver conquistato questo diritto nei 50 dorso, ha replicato nei 200 di questo stile, con il tempo di 1:49.95 (tempo-limite: 1:50.5) davanti a Matteo Brunella (1:52.07) e a Christian Bacico (1:52.61). Mora si è confermato un grande specialista della vasca corta. Nella medesima distanza al femminile è arrivata l’affermazione di qualità di Giulia D’Innocenzo (2:05.70), migliorando il proprio personale (2:06.08).

Vicino alla qualificazione per i Mondiali Michele Busa, che è andato a prendersi la vittoria nei 50 delfino in 22.50. A completare il podio Edoardo Valsecchi (22.77) e Andrea Battista Candela (22.80). Settimo un Alberto Razzetti (23.27), che ha vissuto questi Assoluti in via sperimentale, essendo già qualificato ai Mondiali nelle sue gare. Niente pass iridato per Paola Borrelli nei 200 farfalla donne, ma un netto miglioramento del personal best, visto il tempo di 2:07.74, davanti a un’altra giovane interessante come Helena Musetti (2:08.95) e ad Alessia Polieri (2:09.99).

Vicini al limite richiesto dalla FIN (2:03.5; 2:19.2) i due vincitori dei 200 rana di questi campionati: Alessandro Fusco (2:04.69) e Francesca Fangio (2:20.81), vedremo se Cesare Butini vorrà comunque farli salire sull’aereo che porterà nella capitale ungherese. Nei 200 stile libero uomini è arrivata una ventata di freschezza con Carlos D’Ambrosio. Il classe 2007 si è preso il titolo assoluto con il crono di 1:43.66, migliorando il personale di 1:44.32. Un ragazzo di grande talento, che già era stato promosso in Nazionale maggiore nei Giochi Olimpici di Parigi. 1:42.5 era il crono imposto dalla Federnuoto, vedremo se l’integrazione di Butini riguarderà anche quest’atleta. A completare il podio sono stati un Razzetti combattivo (1:44.05) e Filippo Megli (1:44.28). Da segnalare l’1:44.17 di Alessandro Ragaini in Finale B.

Simona Quadarella ha imitato Lorenzo Mora in fatto di tris. Dopo le affermazione nei 1500 e negli 800 sl dei primi due giorni, è arrivato il sigillo nei 400 sl: una gara perfettamente distribuita sul passo di 2:01 nei primi 200 metri e 2:01 nei secondi (4:02.29). 200 misti d’autore al maschile e al femminile: Lorenzo Glessi non è andato così lontano dal tempo-limite richiesto (1:53.3), vincendo la prova in 1:54.14, mentre una sorprendente Chiara Della Corte ha staccato il biglietto per Budapest in 2:07.34, polverizzando il proprio personale.

In chiusura di giornata, i 1500 stile libero uomini, orfani di Gregorio Paltrinieri, il titolo ha portato la firma di Matteo Diodato (14:36.74), sbriciolando il personale (ottavo tempo italiano di sempre). Quinto Gabriele Detti in 14:48.18.

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