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Scacchi: Aleksandar Indjic vince gli Europei 2024, Daniele Vocaturo migliore degli italiani

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Indjic / FIDE / Lennart Ootes

Si sono chiusi oggi gli Europei individuali di scacchi a Petrovac, in Montenegro. A conquistare il titolo continentale è il serbo Aleksandar Indjic con 9 punti sugli 11 disponibili, frutto di 7 vittorie e 4 patte. In breve, una prestazione da imbattuto che concretizza grazie alla patta nell’ultimo turno con il belga Daniel Dardha, a mezzo punto dal vincitore. Chiude da migliore del novero dei terzi, per spareggio tecnico, il tedesco Frederik Svane.

Indjic, partito da 33° favorito per punteggio ELO di partenza (2623), ha messo insieme una performance da 2820 e si è praticamente indirizzato verso il successo grazie a una grande accoppiata tra settimo e ottavo turno. In questi ha prima superato il numero 1 al via, Vladimir Fedoseev, russo passato sotto le insegne della Slovenia, e poi pattato con il rumeno Bogdan-Daniel Deac, numero 2. Nel nono turno altra vittoria importante sul bulgaro Ivan Cheparinov, quindi due patte per trionfare.

Nel gruppo a quota 8, dietro Frederik Svane (il cui fratello Rasmus ha chiuso a 7,5), che va avanti fino al 13° posto, ci sono Deac, Cheparinov, i russi battenti bandiera spagnola Maksim Chigaev e Daniil Yuffa, l’armeno Robert Hovhannisyan, il russo che gioca per la Romania dal 2023 Alexander Motylev, i polacchi Kacper Piorun e Mateusz Bartel, il rumeno Constantin Lupulescu e il serbo Velimir Ivic.

Capitolo italiani: era necessario arrivare nei primi 20 per avere la possibilità di giocare la World Cup, non ci è riuscito nessuno. Il migliore è Daniele Vocaturo, che chiude nel gruppone a 7,5 con il 26° posto per spareggio tecnico. Un risultato, questo, che però gli consente di ritornare sopra quota 2600 ELO: era entrato nel torneo con 2597. Per il numero 1 d’Italia patta al primo turno, vittoria al secondo e sconfitta al terzo (con l’ungherese Balazs Pasztor), poi quattro vittorie consecutive a rilanciarlo prima di altrettante patte in fila, benché due di queste siano di assoluto prestigio, con l’azero Rauf Mamedov e l’esperto francese Etienne Bacrot.

Un po’ a sorpresa, ma con notevole piacere, coglie un bel 6/11 Michele Godena. Il veterano della spedizione azzurra, per tantissimi anni numero 1 del nostro Paese prima dell’ascesa di tanti diversi giocatori, chiude 128° dopo che era partito 158° di tabellone (spettacolare la vittoria sul polacco Jacek Tomczak al quinto turno). Meno bene rispetto alle attese Luca Moroni, che finisce 132° con lo stesso punteggio, calando di fatto nella seconda parte del torneo. Curiosamente, i due si sono trovati ad affrontare un derby all’ultimo turno, finito senza vincitori né vinti. A quota 6 anche Sabino Brunello, classificato 155°.

Per quanto riguarda gli altri italiani giunti fino in Montenegro, 5 punti per Mattia Pegno, Nicolas Perossa e Augusto Caruso, rispettivamente 237°, 244° e 252°, all’incirca in linea con i loro ELO di partenza. 4 punti e 316° posto per Alexandra Shvedova, 3 e 361° posto per Alessandro Franco.

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