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Scacchi: Ding Liren non sorprende Gukesh, patta la quarta del match mondiale. Si rimane sulla parità: 2-2

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Ding Liren, Gukesh / FIDE / Maria Emelianova

E alla fine, quando le acque si calmano, non c’è che un mezzo punto a testa. Ding Liren e Gukesh Dommaraju pattano la quarta partita del match valido per il titolo mondiale di scacchi a Singapore. Il cinese, campione in carica, e l’indiano, sfidante, si trovano ora sul 2-2 e si ritroveranno domani per la quinta delle sfide in programma.

Ding, proprio all’inizio, decide di sorprendere Gukesh rivoltandogli contro la sua stessa arma, l’Apertura Réti, che è introdotta da 1. Cf3. Rapidamente si giunge a una posizione che spinge i due a riflessioni già dopo pochissime mosse, e che in generale è molto poco nota anche al livello più alto. Questo a conferma di come, all’atto pratico, il tentativo sia sempre di sorprendere l’altro evitando strade molto battute dalla teoria.

Di tutte le scelte, la più interessante è quella di Ding che gioca 11. b4 per cercare di preannunciare quello che poi effettua poche mosse più tardi, un affondo con il piano a4-a5 nel tentativo di scardinare l’ala di Donna di Gukesh. L’indiano, con il Nero, non va però a scomporsi e così, alla sedicesima, il cinese riporta indietro il Cavallo in f3. Un po’ come a dire “qui non c’è potenziale per fare chissà cosa”.

A quel punto si avvia una rapida liquidazione dei pezzi sulla scacchiera, col risultato che rimangono soltanto Donna, Torre e quattro pedoni a testa. Gukesh, però, cerca una qualche via per innervosire Ding o quantomeno per indurlo all’errore, giocando una volitiva 30. f5 che però non scompone in alcun modo il cinese. Alla fine si va per lo scacco perpetuo e per l’equa divisione del punto al 42° tratto.

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