Short Track

Short track, gli azzurri convincono ulteriormente a Montreal. Bene le staffette e si sblocca Sighel

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Pietro Sighel/IPA Sport

L’Italia piace e convince nella seconda tappa del World Tour di short track. Sempre sul ghiaccio di Montreal, la squadra azzurra ha fatto ancora meglio dell’esordio stagionale. Non è arrivata la vittoria, cosa che era accaduta con la staffetta femminile, ma quello era stato anche l’unico podio. Invece questa volta sono ben quattro i podi azzurri, sempre con il quartetto delle ragazze, poi con la staffetta maschile ed infine con Pietro Sighel, che si sblocca dopo la serie di quarti posti della prima tappa.

Si parte proprio dal trentino, autore di una tre giorni sicuramente importante sul ghiaccio canadese. Sighel ha concluso al terzo posto prima i 1500 metri e poi anche i 500 metri, in due finali combattute e nel quale l’azzurro ha battagliato fino alla fine anche per la vittoria. Nei 1000 metri è poi arrivata una qualificazione alla Finale B, segnale di come Pietro possa davvero essere protagonista su ogni distanza.

Sighel è salito sul podio una terza volta con la staffetta. Un terzo posto di spessore quello conquistato dal quartetto azzurro, composto oltre dal trentino anche da Mattia Antonioli, Thomas Nadalini e Luca Spechenhauser. L’Italia si è trovata anche in testa alla corsa nel finale, subendo poi il sorpasso di Canada e Corea del Sud e poi successivamente anche dell’Olanda. Nella battaglia degli ultimi giri poi è stato Sighel a trovare il sorpasso decisivo all’ultima curva, con gli azzurri che si sono così presi il podio.

Una bella conferma è arrivata anche dalla staffetta femminile. Il quartetto (Elisa Confortola, Gloria Ioriatti, Arianna Sighel ed Arianna Fontana) ha concluso al secondo posto dietro al Canada, sfruttando anche la penalità della Corea del Sud. Una vittoria ed una seconda posizione per cominciare il World Tour, davvero meglio non si poteva chiedere.

Questa era anche la tappa del ritorno di Arianna Fontana, dopo che la valtellinese aveva saltato l’esordio per dedicarsi allo speed skating. Un rientro comunque ampiamente positivo per la valtellinese, anche se non è arrivato il podio individuale. Un quarto posto nei 1000 metri ed una penalità nella finale A dei 500, dove comunque fino all’ultimo metro aveva battagliato per il terzo posto.

Restando sempre in campo femminile da segnalare poi anche lo splendido quarto posto di Elisa Confortola nei 1500 metri. L’azzurra, classe 2002, sta continuando nel suo percorso di crescita ed è ormai molto competitiva a livello mondiale soprattutto nella distanza più lunga. La valtellinese ha sfiorato il podio, concludendo al quarto posto in una finale con presenti tutte le migliori del mondo. Vince la belga Hanne Desmet davanti alla sudcoreana Kim Gilli e all’americana Corinne Stoddard. Confortola ha chiuso davanti a pattinatrici del calibro della canadese Kim Boutin e della sudcoreana Choi Minjeong.

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