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Speed Skating

Speed skating, Davide Ghiotto e il grande desiderio di imporsi anche nei 5000 metri

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Davide Ghiotto
Davide Ghiotto / IPA Sport

Il conto alla rovescia sta per terminare e i pattini romperanno il ghiaccio. Il massimo circuito internazionale è alle porte e nel prossimo week end (22-24 novembre) a Nagano (Giappone) si darà il via alle danze. La Nazionale italiana guidata dal Direttore tecnico, Maurizio Marchetto, si presenta ai nastri di partenza con non poche ambizioni.

Fari puntati su Davide Ghiotto, già impressionante nel corso della preparazione a Inzell (Germania). Sull’anello di ghiaccio tedesco, in occasione dell’International Race, il campione vicentino ha ottenuto il record del mondo ufficioso dei 10000 metri. L’azzurro è stato in grado di abbattere la barriera dei 12 minuti e 30 secondi con il crono di 12:26.30, ma il primato non è stato omologato per via dell’assenza dei giudici ISU in una manifestazione in cui non erano previsti i controlli antidoping.

Si dovrà quindi aspettare prima di poter mettere definitivamente in cantina il record dello svedese Nils van der Poel di 12:30.74 e di sicuro Ghiotto ci proverà. La stessa determinazione, il pattinatore tricolore la vorrà mettere però nei 5000 metri, specialità nella quale è intenzionato a contendere lo scettro a tutti per essere il primattore delle prove “distance”.

L’anno passato il confronto con l’olandese Patrick Roest quasi sempre aveva sorriso a quest’ultimo. Nel corso della rassegna iridata allround, però, il veneto si era tolto la soddisfazione di precederlo, pur considerando un’affermazione effimera ai fini di una competizione che non teneva conto del singolo riscontro per assegnare le medaglie, bensì del combinato di tutte le specialità “classiche”.

L’azzurro, però, nelle prime due tappe di Coppa del Mondo (Nagano e Pechino) non incrocerà Roest, per le conseguenze che l’olandese ha avuto dopo l’estrazione del dente del giudizio.

Uno scontro rimandato e l’occasione per il nostro portacolori di mettersi in evidenza da subito, non sottovalutando minimamente la concorrenza. Il pensiero va agli atleti olandesi presenti, ai norvegesi e al giovane ceco Metoděj Jílek, che sempre a Inzell ha fatto vedere cose egregie proprio nei 5000 e nei 10000 metri.

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