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Tathiana Garbin festeggia la BJK Cup e poi sussurra: “Sarebbe il momento giusto per lasciare…”

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Italia BJK Cup / Lapresse

Tathiana Garbin è diventata la prima donna italiana a vincere da capitana non giocatrice la Billie Jean King Cup, la massima competizione per Nazionali di tennis femminile (in passato denominata Fed Cup). Dopo essere passata dalla Serie C con le sue ragazze ed essere riuscita a rialzare il movimento dopo la grande epopea delle iconiche Francesca Schiavone, Flavia Pennetta, Roberta Vinci, Sara Errani, la 47enne ha risalito la china alla guida delle azzurre e oggi ha fatto festa sul cemento indoor di Malaga.

Tathiana Garbin si è regalata la più bella soddisfazione della propria carriera, esultando insieme a Jasmine Paolini, Lucia Bronzetti, Sara Errani, Elisabetta Cocciaretto, Martina Trevisan. Al termine della partita vinta dalla numero 4 del mondo contro la Slovacchia, la capitana ha espresso tutta la propria soddisfazione in lingua inglese: “Questo è un sogno che diventa realtà, ho un gruppo di straordinarie campionesse, sono orgogliosa di loro e di come hanno lottato ogni giorno: è stato un viaggio incredibile, perché so cosa hanno dovuto superare per essere qui e rendere concreto questo sogno, essere sempre sul pezzo e puntare all’obiettivo“.

La leader del gruppo ha poi proseguito:La loro forza è sempre migliorarsi, non solo come giocatrici ma anche come persone. Lo spirito di squadra è la cosa più importante per me, ricordo sempre alle ragazze di giocare per loro ma anche per tutti i tifosi. Grazie a tutti gli italiani a Malaga“. Si è poi espressa in italiano ai microfoni di Supertennis: “Il cerchio si chiude, in questo momento sento una gioia pazzesca nel seguire questa squadra straordinaria. Ognuna con qualcosa di diverso ha portato qualcosa di grande a questa squadra e sono felicissima, sono grata di essere qui con loro, orgogliosa di loro e del percorso che hanno fatto“.

La chiusura fa riflettere verso il futuro:Ci speravamo, era un sogno che sapevo che le ragazze potevano conquistare, lo hanno fatto con grande senso di attaccamento a questa Nazionale e questa è la cosa che mi rende più orgogliosa. Ho conquistato quello che desideravo, in questo momento sarebbe giusto lasciare perché più di così non so cosa desiderare“. La capitana ha sorriso e ha fatto intuire che era una semplice constatazione, le ragazze hanno urlato a ripetizione “no, no, no”, facendo capire il loro desiderio di mantenere questa guida.

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