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Taylor Fritz: “Sono pronto alla sfida contro Sinner e ho fatto progressi dalla finale a New York”

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Taylor Fritz
Fritz / LaPresse

L’americano Taylor Fritz ha iniziato nel migliore dei modi il proprio cammino a Torino, sede delle ATP Finals 2024. Sul veloce indoor dell’Inalpi Arena, il californiano ha regolato con il punteggio di 6-4 6-3 il russo Daniil Medvedev, dimostrando una grande condizione. E ora il giocatore degli States attende quel che accadrà nella sfida tra Jannik Sinner (n.1 del mondo) e l’australiano Alex de Minaur.

Probabilmente non la guarderò. Se devo essere onesto, non guardo molto il tennis. Penso che probabilmente tornerò a vedere la partita solo una volta conosciuto il risultato, giusto per fare un po’ di scouting e farmi un’idea. Se mi chiedi se la guarderò così, giusto per guardarla, probabilmente ti direi di no“, ha raccontato Fritz in conferenza stampa.

Ovviamente, se vuoi uscire dal gruppo, probabilmente dovrai vincere due partite, quindi certo, sarebbe molto difficile cominciare con una sconfitta. Vincere oggi è stato molto importante per le mie possibilità di accedere alla fase a eliminazione diretta, ma davvero, può succedere di tutto. Penso che tutti nel gruppo siano ovviamente molto forti. Non sarei sorpreso se una qualsiasi combinazione di due giocatori riuscisse a qualificarsi per la fase finale: sono solo un paio di partite. È vero che giocherò contro Jannik, anche se non è sicuro che sarà la prossima partita, ma siamo nello stesso gruppo, quindi giocheremo. Sono entusiasta perché dopo aver giocato contro di lui agli Open, ho affrontato Carlos la settimana successiva alla Laver Cup, e subito dopo ho giocato contro Novak a Shanghai. Penso che in quelle tre partite abbia imparato molto su ciò su cui devo migliorare se voglio competere con quei giocatori. Penso di aver fatto un buon lavoro da allora lavorando su questi aspetti e migliorandomi. Sono davvero entusiasta dell’opportunità di vedere se quello che ho fatto finora mi aiuterà“, ha aggiunto lo statunitense.

Una partita che è stata movimentata anche per lo sfogo di rabbia di Medvedev: “Mi sono solo messo a ridere. Penso che lui sia davvero divertente, ad essere onesto. Anche quando non gioca contro di me, mi fa sempre ridere. Stavo ridendo molto tra un punto e l’altro quando lanciava la racchetta in aria. È semplicemente il suo modo di fare. Aveva la racchetta capovolta, ma era 40-0 sul mio servizio. Alla fine, è riuscito a rispondere comunque. Ho dovuto ricordarmi di rimanere davvero concentrato. Il modo in cui ha giocato alcuni punti sul 5-2, quando era al servizio, mi ha fatto capire che voleva mantenere quel game, e che poi avrebbe provato a breakkarmi sul 5-3. A volte, quando gli avversari si comportano come se non ci stessero provando, magari non ci stanno provando solo per un gioco, e tu puoi finire per perdere la concentrazione. Poi iniziano a giocare di nuovo e ti prendono alla sprovvista. Questo succede molto più spesso nel tennis professionistico di quanto si pensi: questa sorta di semi-mollare e poi tornare a giocare seriamente e coglierti di sorpresa. Ho dovuto restare concentrato e farmi trovare pronto sul 5-3. Sapevo che, se non avessi servito bene in quel game, lui non me l’avrebbe regalato. Avrebbe provato con tutte le forze a rubarmi il servizio e avrebbe giocato un buon game. Fortunatamente per me ho servito in maniera davvero solida lì. Non gli ho dato praticamente nessuna possibilità di giocare quel game. Lui avrebbe sicuramente lottato per quel game, se mi avesse breakkato lì, saremmo stati praticamente pari“.

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