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Tennis, ATP Finals 2024. L’unico torneo dove ci si può affrontare due volte. I precedenti delle “rivincite”
Le ATP Finals hanno la peculiarità di essere l’unico torneo nel quale due giocatori possono affrontarsi più di una volta. La dinamica è impossibile altrove in virtù della struttura stessa del tennis, imperniato sull’eliminazione diretta. Per quanto anomala e da alcuni ancora oggi contestata, la formula costruita sui round robin è ormai accettata e associata all’evento.
Può dunque capitare che la finale sia la rivincita di un match giocato solo pochi giorni prima. In vista dell’evento programmato a Torino, è buona cosa effettuare un ripasso per capire quante volte è capitato e se i precedenti possono avere un significato.
Si è assistito a un re-match in ben 20 occasioni su un massimo teorico di 48 possibilità (nel 1970-1971 e dal 1982 al 1985 era impossibile riaffrontarsi). Non sono poche, a pensarci bene. Il dato interessante è però rappresentato dal fatto che ben 12 finali sono state vinte dal giocatore che aveva perso la sfida di round robin!
Jannik Sinner e i due tabù ancora da sfatare prima di fine stagione
Siamo, dunque, nella forchetta della casualità. Dopotutto, lanciando una moneta 20 volte, la perfezione vorrebbe che in 10 casi uscisse testa e altrettante croce. Però una proporzione di 8 e 12 è perfettamente compatibile con la legge delle probabilità e il campione statistico relativamente ridotto.
È tuttavia un dato pregnante. Significa che il precedente non fa testo. Vincere nel girone non garantisce alcunché, così come perdere non preclude nulla. L’ultimo esempio è datato proprio 2023, quando Jannik Sinner batté Novak Djokovic 7-5, 6-7, 7-6 nel round robin, venendone però travolto con un doppio 6-3 nella partita decisiva per il titolo.