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Vincere 10 gare (su 19) e perdere un Mondiale? I rimpianti enormi di Bagnaia

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Francesco Bagnaia
Bagnaia / Lapresse

Il successo odierno in Malesia accentua sicuramente i rimpianti di Francesco Bagnaia, ormai ad un passo dalla sconfitta nel duello per il titolo con Jorge Martin nonostante un bilancio di 10 vittorie su 19 gare disputate sin qui in stagione. Un ruolo di marcia straordinario, con pochi precedenti nella storia della MotoGP, che a meno di clamorosi colpi di scena non sarà comunque sufficiente per aggiudicarsi il Mondiale nel 2024.

Lo spagnolo del team Pramac si presenterà infatti all’ultimo round di Barcellona (l’ufficialità della sede dovrebbe arrivare nelle prossime 48 ore) con un vantaggio abbastanza rassicurante di 24 punti su Pecco nella classifica generale, grazie ad una maggiore costanza di rendimento nell’arco dell’intero campionato e soprattutto ad un rendimento nettamente superiore nelle Sprint.

Bagnaia ha collezionato troppi passi falsi al sabato (addirittura cinque zeri e due piazzamenti tra l’ottavo ed il nono posto), mentre Martin è stato estremamente solido facendo la differenza alla lunga con un parziale di 164-116 nelle Sprint rispetto all’italiano. Un +48 davvero impressionante, se pensiamo che nelle gare brevi viene assegnato circa metà punteggio. Molto pesante in tal senso la caduta del torinese all’ultimo giro della Sprint Race di Montmelò quando era saldamente al comando della corsa.

Per quanto riguarda invece i Gran Premi della domenica, lo score dice 345-321 in favore di Pecco, che ha vinto sette gare in più rispetto al 26enne di Madrid non riuscendo però a fare una differenza maggiore a causa di tre ritiri. Martinator, incappato a sua volta in tre battute d’arresto (due zeri ed un 15° posto a Misano), ha saputo limitare i danni totalizzando ben dieci secondi posti ed eguagliando Bagnaia in termini di podi (15).

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