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Volley, Trento schianta Piacenza nel big match e avvicina la vetta della Superlega

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Trento volley / IPA Agency

Trento ha sconfitto Piacenza per 3-1 (25-18; 25-22; 22-25; 25-22) nel big match che ha animato l’ottava giornata di Superlega, il massimo campionato italiano di volley maschile. I Campioni d’Europa si sono imposti in trasferta, riuscendo a violare il PalaBanca al termine di una partita molto accesa: primo set dominato dagli ospiti, seconda frazione caratterizzata da un rovente punto a punto nel finale, terzo parziale andato in archivio con la reazione dei padroni di casa, quarto set di marca dolomitica con il +5 (17-12) che ha indirizzato la contesa nonostante un tentativo estremo di recupero da parte dei Lupi.

Trento ha così infilato la settima vittoria stagionale e si è portata a un solo punto di distacco dalla capolista Perugia, contro cui aveva perso lo scontro diretto tre settimane fa. Piacenza incappa invece nel secondo stop consecutivo dopo quello rimediato contro Civitanova e resta al terzo posto, ora a cinque lunghezze dai Block Devils, con la concreta possibilità di vedersi avvicinare dalla Lube e da Verona nelle prossime ore. L’Itas, che in settimana incrocerà l’Arcada Galati nei sedicesimi di finale della CEV Cup, sfiderà Monza domenica prossima, mentre Piacenza cercherà un pronto riscatto con Verona tra sette giorni.

I tre attaccanti di Trento sono andati in doppia cifra: 13 punti per lo schiacciatore Daniele Lavia (36% in fase offensiva, 50% in ricezione, 3 muri) e per l’altro martello Alessandro Michieletto (12 punti, 38% in attacco, 39% in ricezione), 12 punti per l’opposto Kamil Rychlicki (48%). Il regista Riccardo Sbertoli ha ben sfruttato anche i centrali Flavio Gualberto (8 punti, 3 muri) e Jan Kozamernik (7), 50% per il libero Gabriele Laurenzano.

Tra le fila di Piacenza il migliore è stato Ramazan Mandiraci (14 punti), il giovane Alessandro Bovolenta ha sostituito l’opposto Yuri Romanò (6) dopo i primi due set e ha messo a segno 10 punti, 8 punti con 2 muri per il centrale Gianluca Galassi e per lo schiacciatore Stephen Maar.

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