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24 Ore di Le Mans

WEC, Toyota vince la 8h Bahrain e firma il titolo costruttori. Porsche n. 6 campione piloti

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Toyota n. 8 WEC
Toyota n. 8 WEC / IPA Sport

Toyota vince la 8h del Bahrain e festeggia il titolo costruttori nel FIA World Endurance Championship a discapito di Porsche che ottiene il trofeo piloti con l’equipaggio n. 6 di Kevin Estre/Laurens Vanthoor/André Lotterer. I giapponesi si confermano chiudendo la competizione in Medio Oriente precedendo la Ferrari n. 51 e la Porsche n. 5. Menzione speciale anche per la classe LMGT3 con il secondo acuto consecutivo per la Ferrari n. 55 VISTA AF Corse di François Heriau/Simon Mann /Alessio Rovera.

Dopo metà gara, la Toyota n. 7 e la Ferrari n. 51 si sono sfidate per il successo in Medio Oriente. La vettura giapponese dell’olandese Nick De Vries, nonostante qualche problema tecnico, ha tentato di restare agganciata all’auto tricolore con alla guida il veterano Alessandro Pier Guidi.

Il vincitore della 24h Le Mans 2023 ha allungato sulla concorrenza approfittando di un danno elettronico alla Toyota n. 7. L’ex campione di FIA Formula E ha dovuto inchinarsi presto anche alla Porsche n. 5 ufficiale ed alla 963 privata n. 12 Hertz JOTA.

La 8h del Bahrain è entrata nel vivo a 2h e 30 dalla conclusione con un problema per la Ford Mustang GT3 n. 88 Proton Competition, out in curva 3 dopo un problema tecnico. Tutti si sono fermati ai box in regime di Safety Car (operazione possibile durante il FCY che precede l’ingresso della effettiva SC) con la Porsche n. 12 Hertz JOTA virtualmente davanti alla Ferrari n. 51. Antonio Giovinazzi ha ripreso la vetta alla green flag, il pugliese ha sorpreso senza particolari problemi il britannico Callum Ilott. La Toyota GR n. 7, invece, ha definitivamente alzato bandiera bianca dopo aver provato a resistere contro la Porsche n. 5 e la Porsche privata n. 12.

Una nuova Virtual SC, entrata questa volta ad 1h e 50 dalla bandiera a scacchi per un problema alla Peugeot 9X8 n. 94, ha visto nuovamente l’intero gruppo fermarsi in pit ad eccezione della Ferrari n. 51. Giovinazzi è stato seguito dalla Porsche n. 6 di Laurens Vanthoor, la coppia ha riparto l’evento in cima alla graduatoria assoluta con un minimo scarto sulla BMW n. 15 di Dries Vanthoor e la Ferrari n. 50 di Nicklas Nielsen. 

Giovinazzi ha tenuto il primato, mentre l’ipotetico titolo piloti per la 499P n. 50 è sfumato a sessanta minuti dalla fine in curva 4 in seguito ad una foratura dovuta ad un contatto con un’Alpine. Nielsen ha bucato la posteriore sinistra, una dinamica sfortunata in cui il danese non ha potuto evitare il contatto con la LMDh transalpina.

Il finale è stato appassionante con il cambio di strategia da parte della Toyota n. 8 e della Porsche n. 5. Le due unità non hanno cambiato gomme nell’ultimo passaggio ai box conquistando automaticamente la seconda e la prima piazza assoluta ai danni della Peugeot n. 93 e della Ferrari n. 51.

Sébastien Buemi si è quindi lanciato con la propria Toyota all’inseguimento della Porsche n. 5 con un unico semplice obiettivo: superare l’australiano Matt Campbell e vincere automaticamente il titolo costruttori sui tedeschi. L’ex volto di F1 non ha sbagliato ed ha presto allungato sul 29enne che nel finale ha dovuto guardarsi anche dal ritorno di Antonio Giovinazzi.

Ryo Hirakawa/Sébastien Buemi/Brendon Hartley hanno colto meritatamente il successo ed il titolo costruttori 2024 per Toyota, mentre la Porsche n. 5 ha dovuto inchinarsi nell’ultimo passaggio alla rientrante Ferrari n. 51. Antonio Giovinazzi non ha lasciato scampo a Campbell completando un bellissimo attacco in curva 4.

Terzo posto finale per il n. 5 di Porsche davanti alla Peugeot n. 93, l’Alpine n. 35, la BMW n. 15, la Cadillac n. 2, la Porsche Hertz JOTA n. 38, la Ferrari n. 83 AF Corse e l’Alpine n. 36. 11ma piazza, anche in seguito ad una penalità per un’infrazione in regime di FCY (Full Course Yellow) per la Porsche n. 6, campione piloti con Kevin Estre/Laurens Vanthoor/André Lotterer.

Ferrari non ha ottenuto nessun trofeo al termine della seconda annata consecutiva in cui è arrivato il leggendario acuto a Le Mans. Il brand di Maranello ha primeggiato in ogni caso in LMGT3 in Bahrain per la seconda volta in stagione grazie ad una maiuscola prestazione da parte di Alessio Rovera.

Il n. 55 dello schieramento, all’attacco con Simon Mann e François Heriau, ha avuto la meglio nel finale dopo una stellare lotta contro la Corvette n. 81 TF Sport dell’irlandese Charlie Eastwood. Quest’ultimo ha tagliato il traguardo in seconda piazza precedendo la Chevy gemella n. 82, la Lamborghini n. 60 Iron Lynx e la Porsche n. 91 Manthey EMA.

Domani i rookie test che vedranno in pista anche Valentino Rossi per la prima volta con i prototipi. Giornata negativa oggi per il ‘Dottore’ che non è mai riuscito a competere per le prime posizioni.

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