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WTA Finals 2024, Sara Errani e Jasmine Paolini mancano due match point e vengono eliminate da Chan/Kudermetova

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Sara Errani, Jasmine Paolini
Sara Errani e Jasmine Paolini / LaPresse

Amarissima uscita di scena alle WTA Finals 2024 di tennis in corso a Riad, in Arabia Saudita, per la coppia tutta italiana composta da Sara Errani e Jasmine Paolini. Le azzurre, accreditate della quarta testa di serie, nell’ultima giornata del Gruppo Bianco, in quello che era una sorta di quarto di finale, sciupano due match point, cedono nello scontro diretto e vengono eliminate dalla taiwanese Hao-Ching Chan e dalla russa Veronika Kudermetova, coppia numero 7, vittoriose con lo score di 3-6 7-6 (3) [11-9] in un’ora e cinquanta minuti. La russa e la taiwanese, seconde nel raggruppamento alle spalle della canadese Gabriela Dabrowski e della neozelandese Erin Routliffe, affronteranno nel penultimo atto della manifestazione di fine anno la coppia composta dalla ceca Katerina Siniakova e dalla statunitense Taylor Townsend, accreditate dell’ottava ed ultima testa di serie ma dominatrici del Gruppo Verde, chiuso in testa da imbattute.

Venendo alla cronaca odierna, nel primo set le azzurre mancano due palle break nel secondo game e nel terzo finiscono sotto 15-40, cedendo la battuta. La reazione della coppia italiana è immediata, ed il controbreak arriva a zero. L’equilibrio si spezza definitivamente nell’ottavo game, quando le azzurre si portano sul 15-40 in risposta ed alla terza occasione, sul punto decisivo, strappano il servizio alle avversarie, scappando sul 5-3. Errani e Paolini nel game successivo recuperano dal 15-30 e vanno a chiudere sul 6-3 in 34 minuti.

Nella seconda partita l’inerzia sembra essere subito a favore delle azzurre, che trovano il break a quindici in apertura e scappano subito sul 2-0, portando a cinque il numero di game consecutivi vinti dal 3-3 della prima frazione. Il punto decisivo del quarto game, però, consegna il controbreak a Chan e Kudermetova, le quali centrano il 2-2 e poi passano anche a condurre sul 3-2. Le azzurre, però, non si disuniscono, e nel settimo gioco arriva un nuovo strappo, questa volta a quindici, che consegna loro il 4-3. Nell’ottavo gioco la coppia italiana scappa sul 40-15, ma poi si fa riprendere, ed il deciding point sorride nuovamente alla taiwanese ed alla russa, che trovano il 4-4.

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Ancora una volta, però, le azzurre hanno la capacità di non disunirsi, e nel nono game arriva un nuovo break a quindici, che manda Errani e Paolini a servire per il match: le italiane vanno sul 40-30 ed hanno due opportunità per chiudere la sfida, ma il punto decisivo sorride ancora a Chan e Kudermetova, che si riportano sul 5-5. L’altalena emotiva non si placa e le azzurre trovano un nuovo strappo, questa volta a zero, che le porta sul 6-5, ma arriva puntuale il controbreak della taiwanese e della russa, sempre a zero. Si va così al tiebreak: l’equilibrio dura fino al 2-2, poi Chan e Kudermetova inanellano quattro punti consecutivi e si prendono altrettanti set point sul 6-2. Alla seconda occasione arriva la chiusura sul 7-3 in 57 minuti.

Il match tiebreak si mette subito in salita per le azzurre, che dall’1-0 subiscono un parziale di cinque punti che le fa sprofondare sull’1-5. La coppia italiana, però, non demorde e recupera i due minibreak di ritardo, riportandosi sul 5-5. Sul 6-6 l’equilibrio si spezza nuovamente a causa di un doppio fallo di Errani, e Chan e Kudermetova poi scappano sul 9-6. Le azzurre annullano i tre match point e si riportano sul 9-9, ma dopo il cambio di campo la taiwanese e la russa vincono i successivi due punti giocati e chiudono sull’11-9 dopo 19 minuti.

Le statistiche sottolineano come le azzurre, al di là dei due match point non sfruttati, vadano davvero vicine alla vittoria, vincendo ben 10 punti in più delle avversarie, 78 contro 68. La coppia italiana converte 6 dei 10 break point avuti a disposizione, ma cede la battuta in tutte le cinque occasioni in cui si trova a fronteggiare una palla break. Errani e Paolini fanno meglio al servizio sia con la prima, 57% contro 52%, sia con la seconda, 46% contro 35%, ma questi numeri non bastano per il successo.

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