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Federico Pellegrino: “Ho considerato il quarto come una finale, preso abbuoni importanti”

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Federico Pellegrino
Pellegrino / IPA Agency

Federico Pellegrino si è classificato settimo nella sprint inaugurale del Tour de Ski, vinta da Johannes Høsflot Klaebo su Chanavat e Riebli. Per il valdostano, eliminato di un soffio in semifinale, un passo in avanti rispetto a Davos, quando si era arreso nel quarto di finale a seguito della spaccata che gli disse male nei confronti di Even Northug.

L’atleta vincitore dei Mondiali di Lahti 2015 si è detto soddisfatto della prova odierna: “Con una neve così marmorea e il tracciato nervoso come quello di Dobbiaco, i giovani con tanta potenza e peso da poter mettere in campo in discesa sono avvantaggiati rispetto a me. Oggi sapevo che sarebbe stato difficile, consideravo il quarto come la finale. Averlo superato mi ha garantito comunque abbuoni importanti in vista della prova di domani“.

La gara di domani vedrà almeno dieci atleti con ambizioni di vittoria, Pellegrino partirà in seconda fila (settimo spot) e, pur non essendo una gara automobilistica, ha comunque un peso: “Domani parto con un buon numero di partenza, grazie alla gara di oggi, è davvero una cosa da non sottovalutare, quando si tratta di una Mass start di 100 persone. Difficilmente gli uomini distance forzeranno più del dovuto, partono molto indietro ed è ancora presto nell’economia del Tour. Mi auguro che venga fuori una gara stile Oberhof dell’anno scorso, dove non si perdono secondi poiché si arriva tutti insieme“.

Pellegrino ha poi sottolineato come la scelta della batteria abbia influenzato non poco l’andamento della competizione. Anger (quarto tempo in qualificazione) ha preferito evitare Klaebo e Chanavat, finendo con lo spremersi nella quarta batteria e venendo poi escluso in semifinale. “L’errore oggi, secondo me, l’ha fatto Anger. Oggi poteva tranquillamente ambire al podio, invece è voluto venire a stuzzicare me e Valnes nel quarto di finale e ha finito per sprecare troppe energie, con tutti e tre che siamo rimasti a bocca asciutta. Non sono più nella condizione mentale e fisica di cercare il risultato a tutti i costi, quello che cerco sono le prestazioni. Quando c’è la performance so che il risultato arriva“.