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Andy Roddick analizza i risultati del tennis italiano: “Non sono frutto del caso, decisioni e investimenti giusti”

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Italia Coppa Davis
Coppa Davis / LaPresse

Un 2024 d’oro per il tennis italiano. Le vittorie di Jannik Sinner non sono le uniche di una stagione in cui il movimento nel suo insieme si è espresso ad altissimo livello. E così non sono certo piovute dal cielo le affermazioni in BJK Cup e in Coppa Davis, a suggello di questo percorso. Ne ha parlato nel corso del proprio podcast l’ex n.1 del mondo, Andy Roddick.

L’americano si è concentrato in primis su Sinner, parlando del suo straordinario percorso nelle ATP Finals di Torino, dove ha vinto ogni incontro in due set, non concedendo più di quattro giochi in ogni parziale al suo avversario: “Ha stabilito un nuovo record alle ATP Finals, perdendo il minor numero di games nella storia del torneo, battendo grandi rivali a fine stagione. È il miglior giocatore al mondo quando la superficie non è scivolosa. Terra battuta ed erba sono molto diverse“, ha affermato Roddick.

Approfondendo poi la rivalità con Carlos Alcaraz, capace di battere Jannik tre volte su tre nel massimo circuito internazionale quest’anno, ha sottolineato: “Carlos non ha giocato l’intera stagione, è stato infortunato più volte, ma vedremo molti altri duelli tra loro. Ha il tennis che può dare più fastidio a Sinner“.

In chiusura, un’analisi su quanto di buono fatto dai rappresentanti del Bel Paese: “Non è una coincidenza che l’Italia vinca sia la Billie Jean King Cup che la Coppa Davis. Anni fa si sono posti la domanda su come sviluppare il talento tennistico, partendo dal creare più opportunità per raggiungere i vertici, organizzando tornei Challenger e riducendo i costi per i giocatori di bassa classifica che devono viaggiare. Hanno preso le decisioni giuste e fatto gli investimenti adeguati“.

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