Biathlon
Biathlon, Francia dominante nella staffetta maschile a Kontiolahti. Giacomel non basta all’Italia
Ha mandato tutti a dormire Emilien Jacquelin al termine della staffetta maschile, prova valida per la prima tappa della Coppa del Mondo di biathlon. Sulle nevi di Kontiolahti (Finlandia), temperature “alte” (4°C) e poco vento ad accompagnare gli atleti. In tutto questo, la Francia ha saputo rifarsi dopo quanto accaduto ieri nella staffetta mista, persa proprio nell’ultimo giro a vantaggio della Norvegia.
Quartetto transalpino perfetto nelle prime tre frazioni. Bravo Fabien Claude a gestirsi nella prima parte, badando in particolare a essere preciso nelle serie di tiro e tenendo il ritmo del norvegese Sturla Holm Lægreid. Sullo strappo dell’ultima tornata, c’è stata l’azione che ha dato il via all’assolo dei francesi, rafforzato poi da un Quentin Fillon Maillet sugli scudi.
A Eric Perrot il compito di dar seguito allo “zero” al poligono della compagine francese e peccato per i due bersagli mancati da Jacquelin nell’ultima serie in piedi, ma poco è cambiato sul risultato finale. La Francia si è imposta con l’uso di due ricariche sulla Norvegia (0+3), distanziata di 25.8, a cui non è bastato il contributo dei fratelli Tarjei e Johannes Boe. Importante però la loro presenza per vincere il confronto diretto con la Svezia (0+10, +1:37.8), che ha pagato a caro prezzo qualche errore di troppo nelle serie di tiro.
In questo modo, la Francia ha posto fine alla serie di vittorie della Norvegia nella staffetta maschile che durava più di due anni nel massimo circuito internazionale. A completare la top-5 sono state la Germania (1+9) a 2:03.9 e la Finlandia (0+4) a 2:46.4.
Per quanto riguarda l’Italia, un decimo posto in cui la nota lieta è stata solo quella di un super Tommaso Giacomel in seconda frazione, capace di trovare lo zero al poligono con una velocità di rilascio colpi pazzesca e di essere super consistente sugli sci. Sfortunatamente, il resto del quartetto azzurro non è stato altrettanto performante nelle serie di tiro: una ricarica usata da Elia Zeni al lancio; giro di penalità e sei ricariche per Didier Bionaz; cinque ricariche usate da Lukas Hofer. Alla fine della fiera, 1+11 e 4:15.4 di ritardo.