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Bob, Coppa del Mondo femminile 2024-25. Le valchirie tedesche vogliono continuare a dominare, ma guai a sottovalutare le americane

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La Coppa del Mondo femminile di bob prenderà il via nei prossimi giorni da Altenberg, in Germania. Sarà la prima di otto tappe divise tra il Paese teutonico (dove si tornerà per Winterberg), la Lettonia (Sigulda), la Svizzera (doppio appuntamento a St.Moritz), l’Austria (Igls) e la Norvegia (double header a Lillehammer). La stagione culminerà poi con i Mondiali di Lake Placid, previsti a inizio marzo.

Tutto lascia presupporre che le tedesche siano destinate ad accaparrarsi vittorie e podi a raffica. D’altronde, nel 2023-24, Laura Nolte e Lisa Buckwitz si sono spartite ori iridati e Sfere di cristallo. La prima, ventiseienne di Winterberg, ha trionfato nella classifica generale del bob a due e nella gara mondiale di monobob. La seconda, trentenne berlinese, si è viceversa fregiata della Coppa del Mondo di monobob e del pendaglio aureo nel bob a due. Come se non bastasse, la Germania può contare su un terzo violino di valore assoluto quale Kim Kalicki.

Si vedrà se il resto del campo partenti sarà in grado di infastidire le valchirie teutoniche. In tal senso, le concorrenti più credibili provengono da oltreoceano. In particolare, l’inossidabile Kaillie Humphries (classe 1985) farà il suo rientro dopo una pausa per maternità, affiancandosi all’altrettanto navigata Elana Meyers-Taylor (la quale ha appena varcato la soglia degli “anta”). Guai a sottovalutare la più giovane Kaysha Love (nata nel 1997 e dunque coetanea di Kalicki), ex frenatrice ancora incostante, ma pericolosissima sulla giornata secca.

Sintentizzando al massimo, la Germania in pole position e gli Usa sono al suo fianco in prima fila. Si deve poi cambiare emisfero e scavalcare un altro oceano (quello Indiano) per trovare una concorrente dalle forti credenziali. Occhio alla trentaduenne australiana Breanna Walker, che soprattutto nel monobob è salita prepotentemente di colpi, sino a sfidare ad armi pari le onnipresenti tedesche e le mai dome statunitensi.

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