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Sci Alpino

Brignone crede nella generale, Gut ha una crepa. E anche Goggia è in corsa…

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Brignone / Lapresse

Federica Brignone svetta in testa alla classifica generale della Coppa del Mondo di sci alpino con 319 punti: l’azzurra ha preso il comando della graduatoria dopo aver vinto il gigante di Semmering e ora precede di 18 lunghezze la svizzera Camille Rast, mentre l’altra elvetica Lara Gut-Behrami insegue a -50, la svedese Sara Hector a -57, l’austriaca Cornelia Huetter a -69, la statunitense Mikaela Shiffrin a -74 e Sofia Goggia a -79. Questo è lo scenario quando si sono disputate le prime nove gare della stagione, alla vigilia dello slalom che domani chiuderà l’anno solare sempre nella località austriaca.

Siamo ancora alle battute iniziali dell’annata agonistica e il massimo circuito internazionale itinerante assumerà contorni più delineati soltanto al termine dell’intensissimo mese di gennaio, ma intanto si possono già tracciare i primi bilanci. Federica Brignone può credere fermamente nella conquista della Sfera di Cristallo generale dopo l’apoteosi di ormai cinque anni fa, Sofia Goggia ha fatto intuire di essere pienamente in corsa, una crepa si è insinuata nella mente di Lara Gut-Behrami, in attesa di capire quanto rientrerà Mikaela Shiffrin.

L’elvetica, che detiene il trofeo, sta infatti faticando tra le porte larghe: a Soelden non si è presentata, a Killington non è andata oltre la tredicesima piazza, oggi ha terminato al nono posto dopo aver commesso un grave errore nella seconda manche (era seconda a metà gara). Si tratta di una fragilità che potrebbe fare la differenza e che dovrà essere sfruttata dalle avversarie, perché la rossocrociata è una certezza nelle discipline veloci: terza nella discesa di Beaver Creek, seconda nei superG di Beaver Creek e St. Moritz.

Sofia Goggia tornerà a gareggiare in gigante a partire da Kranjska Gora e sarà una variabile determinante: se dovesse macinare dei punti importanti in questa specialità, allora la fuoriclasse bergamasca potrebbe davvero sognare in grande, a patto di infilare risultati di lusso con continuità tra discesa (seconda a Beaver Creek) e superG (vittoria negli USA e terza piazza a St. Moritz). Se la 32enne dovesse piazzarsi in serie davanti a Lara Gut-Behrami in queste discipline allora davvero potrebbe sognare in grande.

Le credenziali di Federica Brignone sono acclarate: ha vinto due giganti (Soelden e Semmering), ma è uscita nella seconda manche di Killington quando stava rincorrendo, in superG ha raccolto due quinti posti ma in discesa non è andata oltre nona piazza in terra statunitense ed è proprio nella velocità che ci sarà bisogno di più acuti e/o di piazzamenti rilevanti per puntare al bis. Molto dipenderà anche da quando rientrerà Mikaela Shiffrin: se dovesse saltare anche il weekend di Kranjska Gora allora non sarà facile rimanere in ballo, poi bisognerà capire se si cimenterà soltanto in gigante e slalom o se si riavvicinerà anche alla velocità?

Ripassiamo il calendario dopo lo slalom di domani a Semmering: 4-5 gennaio a Kranjska Gora (Slovenia) con gigante e slalom, 11-12 gennaio a St. Anton (Austria) con discesa libera e superG, 14 gennaio a Flachau (Austria) con uno slalom, 18-19 gennaio a Cortina d’Ampezzo (Italia) con discesa e superG, 21 gennaio a Kronplatz (Italia) con un gigante, 25-26 gennaio a Garmisch (Germania) con discesa e superG, 30 gennaio a Courchevel (Francia) con uno slalom.

Nel dettaglio: tre discese, tre superG, due giganti, quattro slalom. Dato che domani faranno punti soltanto Rast ed Hector (oggettivamente non dei fattori per la corsa generale), il calendario è sostanzialmente equilibrato in un mese di gennaio rovente che condurrà poi ai Mondiali di febbraio. Con tre fine settimana veloci e due appuntamenti infrasettimanali in discipline tecniche ci si può aspettare di tutto. Capitolo recuperi: che ne sarà dei due giganti di Tremblant e del superG di St. Moritz che non si sono disputati nelle ultime settimane?

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