Nuoto

Cesare Butini fa il bilancio: “Abbiamo lanciato i giovani, grande risposta della squadra nei Mondiali in vasca corta”

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Calato il sipario sui Mondiali di nuoto in vasca corta a Budapest e in casa Italia è tempo di bilanci. La squadra tricolore ha concluso con nove medaglie (un oro, cinque argenti e tre bronzi); 30 presenze in finale, 24 primati personali di cui un record europeo, 5 record italiani e un record mondiale giovanile, oltre a 5 record italiani di staffetta. Questi in estrema sintesi i numeri della formazione guidata dal Direttore Tecnico, Cesare Butini.

L’Italia si è classifica al quarto posto nella classifica per nazioni con 578 punti alle spalle di Stati Uniti (1005), Atleti neutrali (699) e Australia (599); terza nella graduatoria maschile dove scavalca l’Australia; quinta in quella femminile dov’è alle spalle dal Canada. Nel medagliere la compagine tricolore è all’ottavo posto, al quinto se si considerano il  numero di medaglie dietro agli USA (18-13-8), Canada (4-5-6), Australia (2-5-5) e agli Atleti neutrali (6-4-0).

Come riportato dal sito della Federnuoto, Butini ha voluto sottolineare il fatto di aver dato spazio a un gruppo rinnovato in maniera importante, facendo a meno dei grossi calibri, ovvero Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi e Gregorio Paltrinieri (medagliati olimpici): “Abbiamo cercato di avviare e favorire il ricambio generazionale. A Budapest hanno gareggiato molti debuttanti emergenti e l’insieme ha dato risposte confortanti per un ottimo avvio di quadriennio“, le parole del direttore tecnico.

Gli atleti esperti come Razzetti, Quadarella, Mora, la sorprendente Di Pietro e quelli più giovani come Curtis, D’Ambrosio, Busa hanno supplito le mancanze di tanti campioni tra cui Paltrinieri, Ceccon e Martinenghi. Siamo stati protagonisti ugualmente e abbiamo dimostrato le potenzialità di un gruppo eterogeneo. Il bilancio è ovviamente positivo. Tra i tanti bei risultati sono stato stupito ed entusiasmato dai delfinisti e ho accolto con soddisfazione le prestazioni delle ragazze impegnate nelle staffette dello stile libero. Un altro dato particolarmente importante è che tutte le staffette sono state competitive a dimostrazione della forza e solidità della base. Ringrazio lo staff tecnico e sanitario e le società che condividono con ampia disponibilità i progetti federali. Abbiamo visto come il mondo abbia accelerato, proponendo degli atleti fenomenali. Noi stiamo rispondendo da squadra, con densità e punte“, ha concluso Butini. La vera sfida sarà dar seguito a questo cambiamento generazionale, per essere pronti alle competizioni in vasca lunga.

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