Atletica
Claudio Stecchi: “Non mi alleno più con Gibilisco, il 5,70 alle Olimpiadi ha dato un senso alla stagione”
Claudio Stecchi alla riscossa. L’astista italiano punta alla stagione del riscatto nel 2025, come ha raccontato a Sprint2U, programma di OA Sport Tv condotto da Ferdinando Savarese. Dopo essere convolato a nozze con Mariacarla Boscono, ora la sua testa è tutta verso l’atletica, dopo essersi trasferito a Firenze: “Mi sarei spostato a prescindere dopo le Olimpiadi. Mi ero stancato di fare ‘lo zingaro’, spostandomi a destra e sinistra. Negli anni scorsi avevo difficoltà ad allenarmi, non riuscivo a trovare posti giusti. Invece ora nello stadio della Firenze Marathon, completamente rifatto con la pista esterna buona, riesco ad allenarmi bene anche qui”.
Stecchi viene da un cambio di allenatore: salutato Giuseppe Gibilisco, è passato con Emanuel Margesin, che però è di sede a Roma. Si è riusciti a organizzare una routine in allenamento: “È lui che viene qui in Toscana. Non mi alleno con Gibilisco dal post Europei di Roma, Emanuel mi conosce da quando ho sedici anni ed è anche un amico che mi segue da tanto. Anche se non mi allenavo con lui, ha visto i miei metodi, e oltre al tecnico è un amico, sa di cosa ho bisogno sia dal punto di vista dell’allenamento che umano. Dopo tutti i problemi che ho avuto, l’allenatore deve fidarsi di me e ascoltare di cosa ho e non ho bisogno, oltre ai tempi di recupero. Ha questa capacità, è su Roma con le Fiamme Gialle ma abbiamo organizzato che quando salto a Firenze lui viene per il giorno della tecnica e quello successivo. Con Manuel abbiamo concordato per tre allenamenti tecnici ogni due settimane: la prima di lunedì e venerdì, la seconda solo di mercoledì, con quella di mezzo che può essere di intensità ridotta. Per una settimana al mese scendo a Roma anche per vivere un ambiente diverso, che crea stimoli nuovi“.
Si passa poi al ‘voto’ sulla propria stagione: “Zero all’indoor per aver saltato la stagione. Per l’estiva voto altissimo, per quello che sono riuscito a fare con tutti i miei problemi fisici facendo 5,70 alle Olimpiadi, misura su cui avrei messo la firma anche in un meeting normale nonostante non sia entrato in finale ed è stato un dispiacere. Penso di aver recuperato una stagione in modo dignitoso con questa misura“.
L’astista è stato infatti protagonista di un paio di infortuni, tra cui il riacutizzarsi del problemi al tendine: “Feci gli Europei senza gare, la condizione non era scarsa a differenza della tecnica e in queste condizioni si fa anche peggio in gara. La nostra è una gara lenta con tempi lunghi. Sapevo la mia condizione e non mi pento di nulla nella gara continentale. Da lì è stato faticoso trovare la condizione, ma almeno non ho avuto problemi al tendine d’Achille fino alle Olimpiadi. Feci una gara a Castelporziano in cui sentivo una grande pressione addosso nonostante fossi già qualificato alle Olimpiadi, volevo una buona misura e ho fatto 5,60, che per quelle condizioni era sicuramente buono, decidendo di ritirarmi subito dopo. Non dovevo niente a nessuno, ma era anche per una questione di dignità, per sentirmi bene con me stesso“.
Durante la gara olimpica era stato annunciato come qualificato alla finale, per poi essere escluso da Bo Kanda Lita Baehre: “Mai facile fare i conti in quelle situazioni, ci sono due pedane che si muovono in maniera asincrona. 5.70 ci speravo e speravo che il tedesco sbagliasse, ovviamente“. Nonostante tutto si sente riscattato dalla sua gara rispetto quanto fatto alle Olimpiadi 2021: “Io di Tokyo è come se avessi un ricordo offuscato per quanto è andata male la gara. Di questa ricordo tutto, un ricordo positivo sin da quando sono entrato nel Villaggio Olimpico. Le emozioni vissute allo stadio sono state pazzesche“.
Un 2025 molto pieno, tra Mondiali ed Europei indoor e la competizione iridata outdoor sempre a Tokyo. Stecchi è sicuro: “Voglio fare tutto. Obiettivo qualificarsi ai Mondiali di Tokyo, per me è quasi una chance di redenzione, ma ci sono due passaggi importanti prima, ma servono dei minimi importanti, sul 5,85. Il mio obiettivo è qualificarsi per entrambe, poi valutare bene perché le gare sono abbastanza vicine. Io dovrei iniziare la mia stagione il 25 gennaio, ma non so ancora dove di preciso“.
Sto bene e sto saltando bene, contento di come sto lavorando sulla corsa e sulla tecnica, sono quasi ai miei standard di quando vengono bene.