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Denis Shapovalov si scaglia contro i tifosi italiani: “Insultato per quanto ho detto sul caso Sinner”

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Denis Shapovalov
Shapovalov / LaPresse

Un grande talento sprecato. Non sono pochi i casi nel tennis mondiale di giocatori dotati tecnicamente, non accompagnati dalla dovuta consistenza mentale. È il caso del canadese Denis Shapovalov, dotato di un gioco fascinoso, reso ancor più affascinante dal suo essere mancino e dal giocare il rovescio a una mano, gesto ormai sempre più una rarità nelle realtà attuale.

Ebbene, il nordamericano si pensava all’inizio della propria carriera che avrebbe potuto ottenere risultati straordinari, ma alla prova dei fatti, ha raggiunto come punta massima del proprio rendimento il n.10 del mondo nel settembre 2020 e negli Slam può vantare una semifinale a Wimbledon nel 2021 e due quarti di finale a livello Major, ovvero negli Australian Open del 2022 e negli US Open del 2020.

Shapovalov sta cercando di risalire la corrente e l’affermazione nel torneo di Belgrado al termine di quest’annata può essere un’indicazione positiva. Tuttavia, il canadese negli ultimi mesi ha fatto parlare di sé più per quello che ha scritto sui social che per quanto fatto in campo. Il riferimento è alle idee espresse da “Shapo” in merito ai casi positivi nei test antidoping del  tennis in questo 2024, cioè quelli di Jannik Sinner e di Iga Swiatek.

Il canadese, senza mezzi termini, ha ritenuto che in entrambi i casi si siano fatti due pesi e due misure e vi sia stato un trattamento di favore, citando altre situazioni in cui i tennisti erano stati sospesi. Una mancanza di coerenza lamentata da Shapovalov che ha generato una reazione verbalmente molto violenta sul social X.

In una conversazione tra il nordamericano, Thanasi Kokkinakis e Dominic Thiem si è parlato del cosiddetto “Tennis Twitter“: “Sembra che le persone di X semplicemente odino e si scaglino contro tutti. Questa era una cosa che mi è accaduta con i fan italiani quando ho fatto un commento sul caso Sinner. Non ha nulla contro Jannik, per me era solo il principio che dovrebbe essere lo stesso per tutti i giocatori, ma a tanti tifosi italiani piace considerarmi come un pazzo“.

Una reazione eccessiva da parte degli utenti, però frutto del fatto che il canadese e altri giocatori abbiano parlato più per sensazioni che con cognizione di causa, come invece ha fatto per esempio il norvegese Casper Ruud. Il tema della parzialità nei confronti di Sinner, in tal senso, è del tutto sbagliato in quanto l’altoatesino ha sfruttato le stesse regole uguale per tutti. Semmai, ci sarebbe da chiedersi come le attuali regole consentano di tutelare un tennista in presenza di un acclarato caso di contaminazione e non di doping.

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