Sci Alpino
Dopo le cadute e le polemiche è il giorno della discesa di Bormio. Paris ci prova, Odermatt vuole prendersi anche la Stelvio
Dopo la drammatica giornata di ieri e l’esplosione delle polemiche per la sicurezza, oggi si disputa la discesa libera di Bormio. La terribile caduta di Cyprien Sarrazin (operato ieri sera per drenare l’ematoma intracranico), seguita anche da quella di Pietro Zazzi (frattura biossea di tibia e perone) e le successive parole al vetriolo del francese Nils Allegre, hanno certamente segnato l’avvicinamento alla gara odierna, con una Stelvio che si presenta davvero insidiosa dal primo all’ultimo tratto.
Chi conosce benissimo questa pista è Dominik Paris, che ha vinto per sei volte in carriera sulla Stelvio in discesa (sette con il superG). La speranza è quella che l’altoatesino si possa ritrovare in quella che è una seconda casa per lui, dopo un avvio di stagione decisamente sottotono e al di sotto delle aspettative. In casa Italia fari puntati anche su Mattia Casse, mai sul podio a Bormio, ma decisamente in ottima forma, come hanno dimostrato le prove cronometrate, dopo la strepitosa vittoria in Val Gardena in superG.
Dopo la Val Gardena, Marco Odermatt cerca di prendersi un’altra classica della Coppa del Mondo. Il campione svizzero, infatti, non ha mai vinto in carriera in discesa a Bormio, mentre vanta due successi in superG. Odermatt si presenta come l’uomo da battere, ma il lotto dei possibili vincitori presenta anche altri nomi, oltre a quello dell’elvetico e dei due azzurri.
Vincent Kriechmayr si è sempre trovato bene a Bormio, come dimostrano i vari podi e soprattutto la vittoria del 2022. Fari puntati anche sui canadesi James Crawford e soprattutto Cameron Alexander, velocissimo nella nefasta seconda prova cronometrata. Attenzione anche poi agli svizzeri Stefan Rogentin e Justin Murisier, quest’ultimo già vincitore sulla Birds of Prey a Beaver Creek.
Mai come in questa stagione la discesa di Bormio si presenta come forse la gara più difficile di tutta la Coppa del Mondo. Una pista resa ancora più complicata dai diversi tipi di neve che gli atleti si trovano sotto gli sci. Servirà davvero la discesa perfetta e probabilmente vincerà anche chi avrà avuto un po’ più di coraggio.