Formula 1
F1, le gomme scelte da Pirelli per il GP di Abu Dhabi: attenzione al graining, gara a due soste?
Prosegue il conto alla rovescia in vista del Gran Premio di Abu Dhabi 2024, ultimo appuntamento stagionale del Mondiale di Formula Uno in programma da venerdì 6 a domenica 8 dicembre. Il tema caldo del weekend a Yas Marina sarà quello relativo al duello tra McLaren e Ferrari per il titolo costruttori, con il team di Woking a +21 sulla Scuderia di Maranello.
Uno dei fattori più importanti è legato alle gomme, soprattutto per la strategia di gara: “Come da consolidata tradizione, per questo appuntamento la Pirelli ha selezionato il tris di mescole più morbido, composto dalla C3 come Hard, la C4 come Medium e la C5 come Soft. La mescola contrassegnata dalle parentesi rosse sarà molto probabilmente protagonista esclusiva delle qualifiche, mentre Medium e Hard saranno sotto i riflettori – in ogni senso, visto che questa sarà la terza gara consecutiva in notturna – domenica sera“.
“Dopo le importanti modifiche introdotte nel 2021, che lo hanno reso molto più veloce e filante, il tracciato è lungo 5,281 chilometri e offre diverse opportunità per sorpassare. Le forze esercitate sui pneumatici sono in generale medio-basso, vista la scarsità di curve ad alta velocità. L’asfalto offre scarsa aderenza e ha un livello di rugosità nella media stagionale. Le temperature giocheranno un ruolo importante: va considerato che due delle tre sessioni di prove si svolgono sotto la luce naturale, FP2 e la gara a cavallo del tramonto e le qualifiche interamente di sera“, spiega la Casa milanese in una nota stampa.
Sulla possibile strategia per il GP domenicale: “Su una pista dove il graining può avere un impatto significativo e, come già citato, offre possibilità di sorpasso grazie alle modifiche effettuate tre anni fa, la strategia su due soste è certamente quella preferibile, come peraltro si era visto un anno fa. Inoltre, l’undercut risulta essere molto efficace mentre la sosta singola impone un livello di gestione dei pneumatici molto elevato per limitarne il degrado prestazionale“.