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F1, Lewis Hamilton si congeda dalla Mercedes. Nel 2025 il Re Nero muterà colore e diventerà il Re Rosso?

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Lewis Hamilton
Lewis Hamilton / IPA Sport

Domenica 8 dicembre assisteremo a un evento rimarchevole, poiché si chiuderà un’era geologica della F1. Il Gran Premio di Abu Dhabi sarà l’ultimo di Lewis Hamilton a bordo di una Mercedes. Il britannico, classe 1985, arrivò alla Casa di Stoccarda nell’ormai lontano 2013. Da allora ha disputato 246 GP a bordo di una monoposto marchiata con la stella a tre punte, conquistandone 84.

Ne è venuto fuori il sodalizio più duraturo e vincente di sempre. Chiaramente, tutto va contestualizzato all’epoca in cui si corre, ma il binomio Hamilton-Mercedes può essere equiparato a Schumacher-Ferrari o Clark-Lotus. Coppie iconografiche che hanno scritto di proprio pugno la storia del Circus. Chissà, un domani forse ricorderemo allo stesso modo anche Verstappen-Red Bull, ma l’argomento è ancora prematuro.

A differenza di Clark, tragicamente perito in corsa, e di Schumacher, ritiratosi al termine del 2006 prima di un inconcludente comeback proprio con Mercedes qualche anno dopo, Hamilton proseguirà la propria avventura altrove, ovvero alla Ferrari. Il Re Nero, lo hanno soprannominato. Nelle carte dai semi francesi, fiori e picche sono caratterizzate proprio da questa cromia. Però cuori e quadri hanno un altro colore.

Rosso, Lewis, lo diventerà di certo. La domanda è se sarà anche “Re”. Sicuramente, il londinese non si è trasferito a Maranello allo scopo di guadagnarsi un buen retiro per chiudere la propria carriera senza enormi pressioni. L’inglese vuole tornare a vincere. Non solo qualche Gran Premio, bensì il Mondiale. Compito ambizioso per chi sta per varcare la proverbiale soglia degli “Anta” e ha deciso di legare le proprie fortune a un team che, il titolo iridato piloti, non lo vince dal 2007 (quando lui esordì in F1).

Però, è indubbio come un eventuale Mondiale da ferrarista, consacrerebbe Hamilton come il più grande pilota di tutti i tempi, senza nessuno davanti a sé. Rimarrà per sempre l’incognita legata all’evoluzione che avrebbe potuto prendere la carriera di Ayrton Senna se la sua vita non si fosse spezzata in quel fatidico 1° maggio 1994. Quindi il brasiliano sarà sempre e comunque un “GOAT honoris causa”, al quale però potrebbe affiancarsi qualcun altro.

Immaginatevi lo scenario di Lewis vincente con la Ferrari. Sarebbe il primo a riuscirci dopo (almeno) diciotto anni; lo farebbe da over-40 (situazione che non si verifica da decenni) e sarebbe l’ottavo alloro della carriera, un numero mai conseguito da nessuno. Si fonderebbero tutta una serie di dinamiche che renderebbero epocale il successo del britannico con il Cavallino Rampante.

Domenica assisteremo all’ultimo ballo di Hamilton con la Dama Argentata che tante soddisfazioni gli ha regalato. Dal 9 dicembre, ognuno per la sua strada, da rivali. L’inglese si vestirà di Rosso nella speranza di esser Re anche nella sua nuova veste. Se ci riuscisse, compirebbbe una delle più grandi imprese nella storia della F1.

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