Sci di fondo
Federica Cassol, il nuovo volto dello sci di fondo azzurro: “Rammaricata, la semifinale era l’obiettivo minimo”
La classe 2000 Federica Cassol ha avuto modo di presentarsi al grande pubblico nella giornata odierna (28 dicembre), quando ha chiuso in 2’55″36 la qualificazione della sprint a tecnica libera femminile che ha dato il via alla 19ma edizione del Tour de Ski, corsa a tappe che si divincolerà tra Dobbiaco e Val di Fiemme. Il tempo della valdostana si è poi rivelato il migliore, di 30 centesimi su Haegstroem e 34 sulla vincitrice della gara, l’americana Jessie Diggins. Ciò le ha portato in dote 15 punti, che si vanno a sommare ai 4 ottenuti grazie al 21° posto finale.
Il fatto che si sia detta ‘dispiaciuta’ ai microfoni di OA Sport nel post-gara, la dice lunga sulla testa della giovane e promettente atleta azzurra, appena alla seconda qualificazione in sprint di Coppa del Mondo: “Sono rammaricata, non delusa. Non sono riuscita a raggiungere l’obiettivo minimo che mi ero imposta: la semifinale. Ci riproverò”. Per quanto riguarda il prosieguo del Tour, l’azzurra riferisce che continuerà la corsa a tappe italiana, valutando la sua condizione gara per gara. “Non so ancora fin dove mi spingerò, valuteremo insieme ai tecnici fin dove sia possibile spingersi”.
Riguardo il momento della scelta della batteria, che Cassol ha approcciato per prima avendo ottenuto il miglior crono in qualificazione, così si è espressa: “Non mi era mai capitato di scegliere per prima la batteria in Coppa del Mondo, ti senti un po’ come se tutti stessero guardando te. Ti guardi il pettorale e ti rendi conto di essere stata la numero uno. Gara dopo gara, scelta dopo scelta imparerò qualcosa di diverso, poi sicuramente è meglio avere l’uno rispetto al trenta (sorride, ndr). Come sempre la scelta della batteria è un fattore che può aiutarti così come penalizzarti, io devo ancora fare molta esperienza in proposito“, conclude.