Sci di fondo

Federico Pellegrino: “Anni fa non mi facevano fare il Cermis: cosa mi perdevo…”. E gli obiettivi del Tour de Ski…

Pubblicato

il

Federico Pellegrino / IPA Sport

Nel consueto appuntamento del lunedì sera con Salotto Bianco, trasmissione giunta alla quinta puntata, andata in onda sul canale YouTube di OA Sport e condotta da Dario Puppo e Massimiliano Ambesi, giornalisti di Eurosport, è stato ospite Federico Pellegrino, alla vigilia del Tour de Ski 2025 di sci di fondo, valido per la Coppa del Mondo 2024-2025.

Federico Pellegrino conosce già la nuova pista della Val di Fiemme: “Già questa estate ero riuscito a farmi dare i file GPX di chi ha realizzato su erba il tracciato, e poi invece qualche giorno fa, appena i miei compagni di squadra Ventura e Daprà sono tornati a casa da Davos, sono subito andati a farsi una ricognizione sul giro nuovo e mi hanno già girato un po’ di video. Sanno che io ci tengo a queste cose, quindi un’idea me la sono già fatta però soltanto il 2 gennaio potrò assaggiare quella bella nuova salita lunga, che poi nello skiathlon il 3 gennaio ci vedrà faticare abbastanza“.

Le ambizioni al Tour de Ski dell’azzurro: “L’obiettivo è quello di arrivare sicuramente alla fine, ma con questa spinta in più di provare a gareggiare sulle piste della Val di Fiemme, tant’è che per ottima scelta di organizzatori e della direzione agonistica, la settimana dopo ci sarà il Campionato Italiano con la sprint a tecnica classica e la distance a tecnica libera, in modo che tutti, anche chi non riuscirà ad arrivare in Val di Fiemme o non ha preso il pass per il Tour de Ski, possa provare le piste, quindi menomale che per quest’anno, per il 2025, le piste sono pronte e che possiamo utilizzarle. Poi a metà gennaio noi della Squadra A saremo a Lavazè in raduno e scenderemo a fare sicuramente dei lavori su quei tracciati. Diciamo che è un percorso che va verso le Olimpiadi, e quest’anno più che mai, con le gare preolimpiche inserite all’interno del Tour de Ski la cosa importante è testarsi“.

I piani per il 2025 dello sprinter italiano: “Chi mi conosce e vive con me da tanti anni sa che il mio calendario è avanti di 12 mesi, e quindi già all’interno ci sono anche le trasferte della prossima estate, però per me l’estate 2025 sarà con tanti punti di domanda, perché ad aprile diventerò papà per la seconda volta, e quindi ho una traccia, una linea, sicuramente, ma non ancora la certezza di ciò che farò. Se riuscisse ad arrivare anche l’asfalto sotto la pista di fondo sicuramente potremmo utilizzarlo al meglio per poterci allenare con gli ski-roll esattamente sotto le piste delle Olimpiadi, e sarà, non dico importante, ma quasi fondamentale, però non so da quel punto di vista come sono messi in Val di Fiemme, e se sarà così sicuramente passerò ancora più tempo rispetto al passato da quelle parti, posso anticiparlo“.

I ricordi più belli legati al Tour de Ski: “La prima volta che ho fatto il Cermis, contrariamente a quello che si può pensare, per tanti anni mi è stato negato, mi è stato proposto di non farlo, perché era una gara troppo dura, perché sarebbe rimasto nelle gambe per vari motivi, e poi invece l’ho fatto il primo anno e mi sono detto ‘Che bella cosa che mi son perso per tanti anni’. Questa è una piccola cosa mia personale, poi invece un altro ricordo è il podio di Mocellini nella sprint in tecnica classica, perché se De Fabiani per tanti anni è riuscito a salire sul podio nella 15 km mass start della Val di Fiemme, nella sprint della Val di Fiemme, in generale nelle sprint in tecnica classica abbiamo sempre fatto parecchia fatica, e quel podio di un paio di anni fa penso che abbia dato a tutti uno stimolo per pensare, anche in ottica Olimpiadi, che uno qualsiasi di noi potrebbe farcela“.

La preparazione in vista del Tour de Ski: “Sta andando abbastanza bene, anche se dopo Davos ho fatto un paio di giorni di raffreddore, ho dovuto alzare un pelo il piede dall’acceleratore dell’allenamento, perché dopo tre weekend di gare era necessario fare parecchi volumi in funzione dell’intensità che ci aspetta per il Tour de Ski, però dopo due giorni sono riuscito a tirarmi fuori ed a riprendere la preparazione come da piani, quindi adesso sto abbastanza bene. Sono anche un po’ stanchino proprio perché ho ripreso abbastanza deciso, ma fa parte della programmazione“.

LA PUNTATA COMPLETA DI SALOTTO BIANCO

Exit mobile version