Ciclismo

Filippo Zana: “Basta classifica: punto alle tappe nei Grandi Giri. Sogno le Strade Bianche”

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Zana / Lapresse

Quando ripensa alla vittoria del Giro d’Italia 2023 in Val di Zoldo, a Filippo Zana viene ancora la pelle d’oca: una tappa che gli ha cambiato la vita. Campione italiano nel 2022, la prossima stagione per il 25enne vicentino di Thiene sarà il suo terzo anno alla corte della formazione australiana di Brent Copeland, la Jayco AlUla. Zana rappresenta una delle nostre speranze più rosee del movimento. Per Pippo la prossima stagione sarà fondamentale per compiere un ulteriore passo in avanti e dimostrare di potersela giocare con i più grandi. Quest’anno alla Corsa Rosa ha dimostrato un’ottima forma, l’obiettivo top10 sembrava vicino, fino alla tappa sul Grappa dove ha fatto più fatica. E fare classifica, da allora, non è più nei suoi pensieri, come poi abbiamo potuto vedere alla Vuelta in cui ha provato ad andare a caccia di tappe, ma senza pensare alla generale: “Puntare alla generale diventa per me troppo stressante, mi toglie troppo. Preferisco cercare di vincere una tappa“.

Che voto dai a questa tua stagione?

“Direi un 8, sono abbastanza soddisfatto di questa stagione. Ho fatto esperienze nuove, è mancata la vittoria, ma nel complesso sono contento”.

Cosa ti è mancato per vincere una corsa?

“Bella domanda. Non saprei dirlo, ci sono andato vicino alla Vuelta, però sicuramente cercherò di lavorare ancora di più per centrare gli obiettivi della prossima stagione ed essere al top della forma. Anno dopo anno continua ad alzarsi il livello in gruppo e bisogna star dietro ai passi in avanti che si stanno facendo”.

Quali saranno i tuoi obiettivi? 

“Al momento non conosco ancora il programma, ma sicuramente l’obiettivo è quello di tornare a vincere. Penso di essere al via di un Grande Giro e vorrò arrivarci nella miglior condizione per tornare a vincere una tappa”.

Al Giro d’Italia era previsto che provassi a fare classifica o ci hai provato in corso d’opera?

“Ci ho provato in corso d’opera perchè Dunbar è caduto durante la seconda tappa ed è tornato a casa, e Plapp – che doveva essere il sostituto – non si è sentito di farla andando presto fuori classifica. Ci ho provato io, era la mia prima volta, ma penso che sarebbe stata da preparare meglio. E’ stata un’esperienza che mi è servita e mi servirà in futuro”.

Il Giro ti ha dato una risposta: non cercare più la generale, ma andare a caccia di tappe… 

“Eravamo partiti per andare a caccia di una tappa, era quello inizialmente l’obiettivo. Prossimamente cercherò di essere di supporto al capitano, ma poi proverò a sfruttare le occasioni per cercare di portare a casa qualche altra tappa”.

Il 2025 sarà il tuo terzo anno con la Jayco AlUla: quanto e in cosa ti senti cambiato come corridore?

“E’ una squadra che mi sta facendo crescere tanto, sono più consapevole e maturo e sono felice di questi passi in avanti. Spero di continuare a crescere così cercando di raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati”.

Le Classiche come Liegi o Lombardia pensi che siano nelle tue corde come corridore?

“Sono due corse che mi piacciono molto. La Liegi l’ho corsa lo scorso anno per la prima volta, è stata una bella esperienza e spero di essere al via anche la prossima stagione. Il Lombardia è un’altra corsa bella, ma penso che serva arrivare a questo appuntamento un po’ più freschi, quest’anno ero abbastanza stanco, quindi l’ideale sarebbe arrivare in una condizione migliore per provare a fare qualcosa in più”.

Su cosa senti di dover ancora migliorare maggiormente?

“Penso ci sia sempre da migliorare, in salita ma anche nella cronometro”.

Come stai gestendo quest’inverno? Per quanto hai staccato? 

“Ho fatto tre settimane di riposo e adesso ho ricominciato in maniera abbastanza tranquilla, dove alterno la bici alla palestra. Sarà fondamentale mettere delle buone basi per il 2025”. 

La corsa dei sogni?

“Per come mi piace e mi sta piacendo sempre di più direi le Strade Bianche”.

 

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