Ciclismo

Il ciclismo piange la scomparsa di Rik Van Looy a 90 anni: vinse tutte le Classiche

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Rik Van Looy / LaPresse

Il mondo del ciclismo piange una delle sue leggende. All’età di 90 anni, come riportato dai media belgi, ci ha lasciato il belga Rik Van Looy, considerato uno dei più grandi corridori della storia e vittorioso in tutte le Classiche. Professionista dal 1954 al 1970, fu il dominatore delle corse in linea per più di un decennio a cavallo degli anni ’50 e ’60.

Due volte campione del mondo tra i professionisti su strada, nel 1960 e 1961, si aggiudicò come detto tutte le Monumento, primato condiviso con i connazionali Eddy Merckx e Roger De Vlaeminck, conquistando tre Parigi-Roubaix, una Milano-Sanremo, due Giri delle Fiandre, un Giro di Lombardia e una Liegi-Bastogne-Liegi. Van Looy è stato anche l’unico ciclista capace di vincere tutte le 8 Classiche originali, vale a dire le 5 Monumento, la Freccia Vallone, la Parigi-Bruxelles e la Parigi-Tours.

Era soprannominato “l’imperatore di Herentals” e si è sempre ritenuto che la sua corporatura imponente rappresentasse un ostacolo per la conquista della vittoria di un Grande Giro. Vero è che giunse due volte secondo nel Tour de France. Van Looy ha raggiunto il record di 379 vittorie su strada, che in seguito sarebbe stato superato solo da Merckx. Con trentasette vittorie è al nono posto nella classifica di tutti i tempi dei vincitori di tappe dei Grandi Giri (18 alla Vuelta, 12 al Giro e 7 al Tour).

Una figura iconica, quindi, che affrontò nel corso della propria carriera campioni del calibro di Fausto Coppi, il citato Merckx, Rik Van Steenbergen, Ferdi Kubler, Hugo Koblet, Louison Bobet, Jacques Anquetil e Charly Gaul, nomi che hanno fatto la storia del ciclismo.

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