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James Spithill e la nuova avventura: “L’Italia ha talenti straordinari, SailGP opportunità fantastica”

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James Spithill
Spithill / America's Cup

James Spithill ha concluso la propria avventura a bordo di Luna Rossa: dopo la finale di Louis Vuitton Cup, persa contro INEOS Britannia nelle acque di Barcellona, il formidabile velista australiano ha annunciato che non avrebbe proseguito la propria carriera di timoniere con il sodalizio italiano. Il due volte vincitore della America’s Cup con gli statunitensi di Oracle ricoprirà ora il ruolo di CEO della nuova squadra italiana di SailGP.

James Spithill ha raccontato questa sua nuova avventura in un’intervista concessa alla testata neozelandese NZ Herald: “Quando ero a capo del team americano di SailGP lavoravo anche per Luna Rossa, quindi vivevo in Italia e vedevo di persona la qualità dei talenti che stanno emergendo. La tappa italiana era la più frequentata dal pubblico, eppure non c’era una squadra di casa: ho pensato che fosse un’opportunità straordinaria. Ho vissuto a lungo in Italia, le stelle si sono allineate anche considerando il mio lungo rapporto con Red Bull: è un’opportunità entusiasmante per tutti“.

Spithill lavorerà dietro le quinte nel suo ruolo di amministratore delegato, assicurandosi che il team abbia tutte le risorse necessarie per poter competere e facendo tutto il possibile per aiutarlo a ottenere risultati. Non avrà un ruolo di timoniere, ma potrà intervenire nel caso in cui un compagno di squadra non sia disponibile a partecipare a un evento: “L’Italia ha talenti in grado di fare il loro lavoro e sono anche più avanti di me con queste barche“.

Il fuoriclasse australiano ha poi proseguito:Faranno alcuni errori, faranno alcune cose buone, ma alla fine questo fa parte del processo e tutti questi atleti non hanno paura di uscire dalla loro zona di comfort e di mettersi alla prova, altrimenti non sarebbero campioni olimpici, di America’s Cup o di SailGP”.

Il velista ha esaltato il circuito internazionale: “In appena quattro stagioni, se si guarda ai numeri delle trasmissioni e alle valutazioni dei media, è l’evento più importante del nostro sport ed è praticamente una start-up. I veri beneficiari sono le nuove generazioni, i ragazzi che stanno crescendo attraverso lo sport della vela e che vedono ‘oh, wow, questo è un percorso di carriera per me’, proprio come un bambino che sta giocando a baseball nella Little League e dice ‘bene, voglio arrivare alla Major League Baseball“.

La prima tappa disputata a Dubai non è stata esaltante per l’Italia guidata da Ruggero Tita, che ha chiuso all’ultimo posto il weekend di gara. Prossimo appuntamento il 18-19 gennaio nelle acque di Auckland (Nuova Zelanda).

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