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Jannik Sinner dichiara il suo obiettivo principale per il 2025. E su Sanremo: “Ho cose migliori da fare”

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Jannik Sinner / LaPresse

Nella serata di ieri ha avuto luogo a Milano la cerimonia dei SuperTennis Awards, gli “Oscar” italiani degli sport di racchetta. Jannik Sinner è stato tra i protagonisti e non potrebbe essere altrimenti. Il n.1 del mondo è stato premiato come il miglior giocatore dell’annata e negli interventi che ci sono stati si è notata la ferma determinazione a proseguire nel percorso.

In altre parole, la straordinaria stagione non ha di certo appagato l’altoatesino, desideroso di rimettersi a lavoro e volendo dare priorità alle sue cose. Non è un caso che a, domanda diretta, abbia ribadito un concetto molto chiaro: “Non penso di andare al Festival di Sanremo, ho cose migliori da fare“. Precedenza alle questioni meramente tennistiche e Jannik ha anche confessato quali saranno i suoi obiettivi nel 2025.

Vincere ancora, ovviamente, ma se dovessi scegliere direi Wimbledon, perché nella prima settimana dei Championships stavo giocando davvero bene“. Già quel torneo è rimasto un po’ sul gozzo del pusterese, ricordando che nella conferenza stampa a Malaga, dopo la vittoria in Coppa Davis, aveva affermato: “La sconfitta che mi ha dato maggiormente fastidio è stata quella contro Medvedev nei quarti di finale a Wimbledon, parlando di uno Slam“.

Una partita che anche il suo coach, Simone Vagnozzi, avrebbe avuto voglia di rigiocare, citando una sua intervista al Corriere Adriatico. Match nel quale Sinner ebbe un malore a metà del secondo parziale, andando molto vicino al ritiro. In qualche modo, poi, l’azzurro seppe riprendersi, sfiorando la vittoria e perdendo al quinto parziale.

Mesi dopo si è venuto a sapere come quello stato di salute imperfetto fosse dipendente dalla brutta storia della positività al Clostebol, caso ancora aperto dopo il ricorso della WADA al TAS, il cui giudizio non arriverà prima dell’11 febbraio, stando alle informazioni che arrivano. Pertanto, Wimbledon ha un valore molto particolare, non solo per la storia del torneo, ma anche per quello che in quest’annata ha vissuto.

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