Sci Alpino

Marc Girardelli avvisa Lindsey Vonn: “Le auguro tanti angeli custodi…”

Pubblicato

il

Lindsey Vonn / Lapresse

Marc Girardelli lo conosciamo. Fuoriclasse sugli sci (dopotutto ha vinto ben cinque Sfere di Cristallo in carriera) e persona che, quando parla, non è troppo incline ad usare le mezze misure. Se deve esprimere un giudizio non si fa particolari problemi. Parla poco, solitamente, ma quando lo fa ama lasciare il segno. Il suo commento sul rientro in pista di Lindsey Vonn, a quanto pare, entra di diritto nelle sue “graffiate” più importanti.

Andiamo nello specifico. Com’è ben noto, la campionessa statunitense è pronta a rientrare nel Circo Bianco dopo aver deciso di mettere in archivio il suo ritiro. La nativa di Saint Paul (Minnesota) farà il suo ritorno alle gare nella prossima tappa di Sankt Moritz (sono in programma due superG) dopo essersi tolta la ruggine di dosso con le gare FIS di Copper Mountain.

Lindsey Vonn fa il suo ritorno nella Coppa del Mondo. Laddove ha vinto 82 volte. La curiosità è immensa come, di pari passo, le numerose incognite che aleggiano attorno alla statunitense che, giova ricordarlo, ha da poco compiuto 40 anni. L’ex sciatore austriaco, naturalizzato lussemburghese, ha voluto dire la sua su questa pagina di storia dello sci alpino. Come dicevamo in precedenza, senza usare propriamente i guanti di velluto a “Heute”.

Le parole del nativo di Lustenau: “Timori? Il ritorno di Lindsey Vonn con un ginocchio in titanio mi fa venire il mal di stomaco. Perchè dico così? Dopo aver visto i video delle sue gare FIS a Copper Mountain si è capito subito che sia instabile sugli sci. Questo è un rischio enorme in discesa. Lindsey non “sceglie” mai il 70% di rischio, piuttosto il 117%. Dopo una pausa di 6 anni, ormai quarantenne, la sua capacità di reazione non è più al massimo: tutto questo è pericoloso”.

Marc Girardelli dà in questo modo il “bentornata” alla fuoriclasse a stelle e strisce, quindi incalza con un vero e proprio avvertimento:Voglio fare un esempio, citando proprio un suo connazionale. Sto parlando di Bill Johnson. Un atleta che ha osato, a sua volta, tornare a gareggiare in un delirio di arroganza. Il campione olimpico si era schiantato durante un allenamento, riportando gravi lesioni alla testa, dalle quali non si è più ripreso ed è morto all’età di 55 anni. A questo punto cosa posso augurare a Vonn? Di avere tanti angeli custodi”.

Exit mobile version