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Matteo Berrettini: “Vorrei rinascere Sinner per scoprire cosa si prova a non sbagliare. Un sogno è diventato realtà”

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Matteo Berrettini
Berrettini / Lapresse

Matteo Berrettini è stato grande ospite ai Supertennis Awards, la cerimonia di assegnazione dei premi indetti dal canale televisivo monotematico. Il finalista di Wimbledon 2021, quest’anno grande mattatore in Coppa Davis, è intervenuto insieme a Jannik Sinner nel talk show condotto da Piero Chiambretti, regalando tutta la sua simpatia e stando al gioco del conduttore piemontese in coppia con il numero 1 del mondo.

Il tennista romano ha voluto scherzare quando gli è stato chiesto se vorrebbe rinascere in Jannik Sinner:Sì, per scoprire cosa si prova a non sbagliare mai“. Anche l’altoatesino ha contraccambiato in maniera positiva, alludendo alle apprezzati doti estetiche del numero 34 del ranking ATP. L’azzurro ha puntualizzato:La bellezza non mi ha aiutato nel mio lavoro. Sulla palla break non è che mi salvo con un sorrido“.

Un passaggio interessante sulla paura di perdere:Al contrario di Jannik mi capita di perdere, ma ho sempre avuto la sensazione che senza la paura io non riesca a performare bene. Io ce l’ho paura, ma la uso per andare oltre i miei limiti e trovare motivazioni“. Sul trionfo in Coppa Davis: “È stato un momento felice. Un percorso iniziato a Bologna, anche da giocatori che non erano a Malaga, c’è il lavoro di tutto il team. Nelle nostre lacrime c’era tutto questo”.

Matteo Berrettini ha poi concluso:Un anno fa ero qui come ospite e guardavo la Davis con la speranza di poterla alzare da protagonista, ora quel sogno è diventato realtà. In quei giorni odiavo il mio sport e non trovavo stimoli, poi mi sono guardato dentro e ho capito che è la cosa che amo di più e spero di farla il più a lungo possibile“.

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