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Monaco: “Alcaraz ha deciso di pedinare Sinner. Fonseca un predestinato. Vedo bene Nardi, ma…”

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Alcaraz / LaPresse

Puntata di chiusura del 2024 per TennisMania, format dedicato al tennis e condotto da Dario Puppo (giornalista/telecronista di Eurosport), in onda sul canale Youtube di OA Sport, con ospite Guido Monaco (commentatore tecnico di Eurosport). Diversi temi approfonditi, rispetto a quello che potrà accadere nel 2025.

Si è parlato dei prossimi obiettivi di Matteo Berrettini, reduce da un’annata un po’ particolare, impreziosita sicuramente dal successo in Coppa Davis a Malaga, dove il romano e Jannik Sinner sono stati i due grandi protagonisti: “C’è tanta curiosità su quello che potrà fare Matteo. Sicuramente, ha tanta voglia di tornare e di rifarsi. Ci sono elementi che fanno pensare che Berrettini possa tornare a livello molto alto. Io ho una predilezione per il modo in cui gioca e devo dire che questa è accresciuta anche quando sono stato a Malaga. È un ragazzo che sa comunicare, spiritoso e sa stare al mondo. Non è il solito tennista che ripete la cantilena. Io faccio il tifo sempre di più per lui e spero possa recuperare nei prossimi due anni. Ha il gioco per farlo, certo ha anche qualche punto debole. Ripartirà da Brisbane dove ci saranno Djokovic e altri“, le parole di Monaco.

Lui ha in testa di arrivare al top a Wimbledon, ma se sta bene gioca tutto quello che può e sa se ha qualche problemino deve fermarsi. Un po’ quello che è accaduto nel 2024, se vogliamo. Ha fatto una stagione da tennista vero, con pochi tornei e delle punte (tre titoli ATP, ndr). Aver giocato singolo e doppio in Davis è stata una bella dimostrazione, visto che poi ha giocato contro Kokkinakis poco dopo il duplice impegno con l’Argentina. Lui sta bene e ha preso un preparatore di tutto rispetto (Umberto Ferrara, ndr). Sforziamoci di non considerarlo un giocatore infortunato. Matteo nelle partite tre su cinque ha sempre fatto bene, quindi io, fatti tutti gli scongiuri, sarei molto ottimista. Magari arrivare tra le prime 16 teste di serie a Wimbledon potrebbe essere un obiettivo. La Coppa Davis è stata molto importante e può dargli grandi motivazioni, però aspettiamo cosa dice il campo...”, ha sottolineato il commentatore tecnico di Eurosport.

Si è passati a commentare Carlos Alcaraz, approfondendo la programmazione che segue a ruota quella di Sinner: “Lo spagnolo ha deciso di pedinare Jannik, visto che giocheranno gli stessi tornei nella prima parte dell’annata, ivi compresi Rotterdam e Doha. Da appassionato, mi auguro di vederli protagonisti nella loro prima finale Slam insieme in Australia. Sicuramente, come han detto in tanti, il fatto che Carlitos sia diventato n.1 del mondo così presto è stato favorito anche da alcune circostanze, come per esempio l’assenza di Djokovic agli US Open 2022 per il vaccino anti-Covid. In questo momento, Alcaraz e Ferrero sono un po’ preoccupati dalla continuità di chi è ora in vetta, ovvero Sinner. Sanno di dover minimizzare gli alti e bassi. Penso che l’iberico abbia bisogno di sentire certi obiettivi, perché ha dimostrato di avere dei cali di concentrazione. In questo momento, abbiamo un cacciatore di classiche come Alcaraz e uno di classiche e grandi giri come Jannik“.

C’è stata anche una piccola digressione sul fatto che Jasmine Paolini abbia giocato un’esibizione con Nick Kyrgios in doppio, suscitando la reazione dei tifosi di Sinner: “Sinceramente, nello status di Paolini, avrei fatto in modo di non giocare con Kyrgios, come del resto è accaduto con Swiatek. Certo, il sorteggio ha stabilito così e alla fine è una cosa diversa rispetto al doppio che l’australiano farà con Djokovic. Ammetto che vedere Jasmine con l’aussie non mi ha fatto una bellissima impressione, ma non le butterei la croce di certo“.

Si è approfondito il tema “Lorenzo Musetti”, che come confermato dal tecnico Simone Tartarini a OA Sport prenderà parte anche allo swing sudamericano: “Non penso che questa sia una cattiva scelta. Lui ha sempre fatto un po’ di fatica a fare punti nei primi mesi dell’anno e in vista del 2025 ha una grande opportunità che potrebbe consentirgli di entrare in top-10, oltre a fare una sorte di pre-rodaggio per il Roland Garros sulla terra a Buenos Aires e a Rio de Janeiro. Non ci sono dubbi, comunque, che sia migliorato. Penso che, per il livello raggiunto, debba puntare per l’appunto a entrare tra i migliori 10 giocatori del mondo e questo passa anche dal fare bene in Australia. Insomma, parliamo di uno che ha fatto semifinale a Wimbledon, ha vinto una medaglia olimpica, non è che ha giocato così male…Certo, la prestazione contro Cerundolo in Coppa Davis è stata deludente, ma può anche capitare“, ha sottolineato Monaco.

Allargando il discorso al movimento italiano: “Credo che riusciremo ad avere nei prossimi mesi tre punte nella top-20, magari anche qualcosa di meglio, poi vedremo l’ascesa di chi è dietro. Da capire cosa faranno i vari Cobolli, Arnaldi e Darderi, io su di loro ci vado un po’ con i piedi di piombo perché credo abbiamo meno tennis per salire ulteriormente. Come potenzialità, vedrei più strutturato Luca Nardi, che però ora è indietro anni luce per tutta una serie di motivi. Ribadisco su Musetti: se lui pensa a giocare, i risultati sono la naturale conseguenza del suo talento“,

In chiusura, un pensiero c’è stato sul vincitore delle Next Gen ATP Finals, Joao Fonseca: “Lasciando stare Sinner e Alcaraz, il brasiliano è un predestinato. Già con Holger Rune io mi sento di metterlo a confronto in termini di potenziale e rispetto al danese ha un vantaggio. Mentre Rune si è fatto anche prendere dalla frenesia di inseguire Jannik e Carlitos, Fonseca può procedere con la giusta tranquillità. Ha una grande facilità nel far viaggiare la palla, sa fare tante cose, viene avanti e sa giocare col pubblico. Se tutto va come deve, prevedo che nel 2026 potrebbe diventare fastidioso per i big. Ha un tennis brillante perché è uno che il punto lo va cercare. Per quanto riguarda altri, bisogna vedere cosa faranno Draper, anche se ha già problemi fisici, Fils, il menzionato Rune e Shelton per il salto qualità“.

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