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Nuoto, Alberto Razzetti e la voglia di migliorarsi: l’argento della continuità in vasca corta a Budapest

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Alberto Razzetti
Razzetti / LaPresse

Alle Olimpiadi di Parigi tre finali disputate e la voglia di continuare a migliorarsi. Alberto Razzetti è ripartito per un nuovo quadriennio olimpico con questa motivazione. Non semplice per lui, che tanto deve darsi nelle sue distanze, trovare gli stimoli. 200 delfino, 200 e 400 misti sono delle belle bestie da domare e per farlo è necessario, come si suol dire, il mood giusto.

In un 2024 che ha agli sgoccioli, l’allievo di Stefano Franceschi ha voglia di chiudere bene nella rassegna iridata in vasca corta. E così c’è stata la classica partenza a “Razzo”, con l’argento nei 200 misti, sbriciolando un crono che non si toccava da tre stagioni. Il muro dell’1:51 è stato infranto e non c’è alcuna intenzione di spegnere il motore, anzi…

Sono contento, perché volevo questo record e sono sceso in acqua con questo obiettivo. Mi aspetta una rassegna iridata in cui gareggerò moltissimo. Ad Abu Dhabi e a Otopeni stavo alla grande, sarebbe bello ripetersi anche qui a Budapest“. 200 farfalla e 400 misti lo attendono, approfittando delle assenze del francese Leon Marchand e dell’ungherese Kristof Milak.

Il sogno sarebbe quello di salire sul gradino più alto sul podio, replicando quanto già fatto ad Abu Dhabi tre anni fa nella farfalla, mentre per affrontare il “Mostro” serviranno tante risorse. Le energie che Razzetti vuol mettere in questa competizione mondiale per dimostrare che il meglio deve ancora venire.

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