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Nuoto, Italia senza medaglie nel day-2 dei Mondiali in vasca corta. Quadarella e Busa quinti

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Simona Quadarella
Quadarella / Giorgio Scala, Andrea Masini e Andrea Staccioli - DBM

Andata in archivio la seconda giornata di semifinali e di finali alla Duna Arena di Budapest (Ungheria), sede dei Mondiali 2024 di nuoto in vasca corta. Nella piscina magiara l’Italia è rimasta a bocca asciutta quest’oggi, non andando ad aggiornare il quadro dei podi del primo giorno, fermo quindi a due argenti.

Nella finale dei 100 dorso uomini Lorenzo Mora ha concluso in sesta posizione con il crono di 49.54, a mezzo secondo dal suo record italiano e non potendo confermare il secondo posto della rassegna iridata di Melbourne. Il titolo è andato al giovane russo Miron Lifintsev che ha posto il proprio sigillo con il nuovo record mondiale giovanile di 48.76 davanti all’ungherese Hubert Kos (48.79) e al polacco Kacper Stokowski (49.16).

Sono arrivati, poi, due quinte piazze per la selezione del Bel Paese nelle finali dei 50 delfino uomini e degli 800 stile libero donne. Michele Busa ha siglato il nuovo record italiano di 22.01, togliendolo a Matteo Rivolta (22.02), in una gara da primato del mondo. Lo svizzero Noè Ponti ha abbassato ancora una volta il limite e l’ha portato a 21.32, battendo il canadese Ilya Kharun (21.67) e l’olandese Nyls Korstanje (21.68).

Nelle serie 1 delle 32 vasche Simona Quadarella ha dovuto fare i conti con un contesto molto qualitativo e la sua forma non ottimale ha fatto il resto. Ne è venuto fuori un crono da 8:09.39 a poco più di 1″ dal suo record personale (8:07.99) e per andare in medaglia bisognava nuotare un tempo da primato nazionale (8:04.53 di Alessia Filippi). L’australiana Lani Pallister ha conquistato l’oro in 8:01.95 (record dei campionati) davanti alla tedesca Isabel Gose (8:05.42) e alla statunitense Katie Grimes (8:05.90).

Nell’ultimo atto conclusivo con gli azzurri protagonisti, la staffetta 4×50 mista mixed ha concluso in quinta posizione (1:36.90): Lorenzo Mora (22.85), Simone Cerasuolo (25.75), Silvia Di Pietro (25.04) e Sara Curtis (23.16).  L’oro è andato alla compagine degli atleti neutrali in 1:35.36 (record europeo) davanti al Canada (1:35.94) e agli USA (1:36.20).

Nelle restanti finali, il titolo mondiale dei 50 delfino donne è andato all’americana Gretchen Walsh (24.01) davanti alla francese Beryl Gastaldello (24.43) e all’australiana Alexandria Perkins (24.68, record oceanico). Nei 100 dorso donne la statunitense Regan Smith ha suonato la campana con il nuovo record dei campionati di 54.55 davanti alla connazionale Katharine Berkoff (54.93) e alla canadese Ingrid Wilm (55.75).

Nelle semifinali dei 100 stile libero donne, poco da fare per le azzurre: Sofia Morini ha terminato in 14ma posizione in 52.79 e Sara Curtis 15ma in 52.80, con poche energie nel serbatoio. La migliore è stata la già citata Gretchen Walsh (50.49, record dei campionati e americano) a 0.15 dal record del mondo di Cate Campbell. Nella medesima prova al maschile, Alessandro Miressi ha saputo trovare la prestazione che cercava e ha centrato l’accesso alla finale in 45.69 (quinto tempo) nella graduatoria comandata da Jordan Crooks (45.22). Niente da fare per Leonardo Deplano (11° in 46.29).

In conclusione nel penultimo atto dei 100 rana, in cui il russo Kirill Prigoda è stato il migliore in 56.02, Ludovico Viberti sarà domani nell’atto conclusivo (7° in 56.60, personale), mentre Simone Cerasuolo non ha centrato il target (11° in 56.94).

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