Nuoto

Nuoto, USA scatenati nei Mondiali in vasca corta: inizia il percorso verso Los Angeles 2028

Pubblicato

il

Gretchen Walsh / LaPresse

Un piano molto preciso. I Mondiali 2024 di nuoto in vasca corta hanno sì chiuso l’anno solare per quanto concerne l’attività agonistica, ma sono stati l’inizio di un nuovo percorso. La programmazione quadriennale in vista delle Olimpiadi di Los Angeles 2028 ha preso il via proprio con la rassegna iridata di Budapest (Ungheria) e gli Stati Uniti, contrariamente alle abitudini, hanno voluto ribadire con forza la loro superiorità.

39 medaglie, 21 record del mondo e 18 titoli. Sono questi alcuni dei numeri roboanti made in USA. Il personaggio è stato senza dubbio Gretchen Walsh con i suoi nove record del mondo individuali, ma anche altri si sono ritagliati un ruolo di primo piano. Si pensi a Regan Smith (ori nei 50, 100 e 200 dorso e in quest’ultimi due casi con il record del mondo), oppure a Kate Douglass (oro e record del mondo nei 200 misti e nei 200 rana), senza considerare le staffette.

In questi titoli e primati va assolutamente rimarcato quanto fatto da Luke Hobson, in grado di migliorare lo storico primato del mondo dei 200 stile libero del tedesco Paul Biedermann (datato 2009) e di portare il nuovo limite a 1:38.61, dopo aver aperto la staffetta 4×200 a 1:38.91, primo uomo del pianeta ad abbattere il muro dell’1:39.

Un Mondiale con 30 WR in totale che non si era mai visto prima, con gli States a fare la voce grossa, mandando un chiaro messaggio alla concorrenza in vista del lungo viaggio da intraprendere con destinazione L.A. 2028. La prossima tappa saranno i Mondiali in vasca lunga di Singapore del prossimo luglio e allora vedremo quali altre carte sapranno mettere sul tavolo gli americani.

 

Exit mobile version