Nuoto
Pagelle Mondiali nuoto: Lorenzo Mora, un argento che sa di riscatto! Miressi, l’uomo delle staffette
PAGELLE MONDIALI NUOTO BUDAPEST 2024 SESTA GIORNATA
Si chiude con due medaglie il mondiale di Budapest per l’italia. una medaglia in parte attesa con Lorenzo Mora, argento nei 200 dorso e una medaglia a sorpresa ma significativa con la staffetta 4×100 mista. Mancano Martinenghi e Ceccon, due campioni olimpici e l’Italia sale comunque sul podio in una gara iconica, riscattando in qualche modo quel black out dell’ultima giornata dei Giochi di Parigi. L’Italia chiude ottava nel medagliere con un oro, 5 argenti e 3 bronzi. Bottino soddisfacente se si contano le assenze, i 30 posti in finale conquistati e i record personali che dovrebbero essere 20. Sono 30 anche i record del mondo migliorati a Budapest, un numero esagerato come esagerate sono alcune prestazioni. Gretchen Walsh senza dubbio la donna dei campionati (ma non lontane sono Regan Smith, Kate Douglass e Summer McIntosh), Noè Ponti è indubbiamente l’uomo dei campionati.
SOFIA MORINI 8: Un finale col botto per la modenese che riporta l’Italia in finale nei 200 stile libero dopo una certa Federica Pellegrini e nell’atto conclusivo fa segnare il record personale. In mezzo mette in vasca due frazioni finali della 4×100 mista che fruttano un ottimo sesto posto.
GIULIA D’INNOCENZO 6.5: Manca di poco la finale dei 200 stile libero e poi non può certo essere al meglio nelle batterie dei 200 dorso. Esce da Budapest con una nuova consapevolezza, pian piano sta diventando un punto fermo della Nazionale azzurra e i margini di miglioramento sono ampi.
CARLOS D’AMBROSIO 6.5: Sfiora il personale per un solo centesimo ma sarebbero serviti 4 decimi in meno per centrare la finale dei 200 stile libero. E’ giovanissimo e questa è tutta esperienza. Ha grandi potenzialità.
ALESSANDRO RAGAINI 6.5: La vasca corta non è ancora affar suo. Migliora il personale e questa è una buona notizia ma resta lontano un secondo dal tempo che sarebbe servito per la finale. Anche qui l’esperienza può essere determinante per il futuro.
LORENZO MORA 9: E’ valsa la pena aspettare fino a oggi, magari rimuginare, e non poco, dopo l’usicta di scena immediata nei 50 dorso. E’ valsa la pena perchè, come a Melbourne, arrivano due medaglie nello stesso giorno, l’argento nei 200 dorso e il bronzo nella staffetta dove contribuisce con una prima frazione di grande qualità. Applausi!
SILVIA DI PIETRO 8: Chiude la sua avventura, e forse anche la carriera, con una finale di qualità. la lotta medaglie è troppo lontana e lei nuota ilo suo terzo miglior tempo in carriera confermando che questa sua versione forse è la migliore di sempre. Chapeau.
SARA CURTIS 7.5: Combatte, con tutte le energie che le rimangono e, se dobbiamo focalizzare una gara odierna, prendiamo la prima frazione della staffetta 4×100 mista, nella quale porta l’Italia al secondo posto. Buona anche la prova in finale dei 50 stile.
BENEDETTA PILATO 6.5: Capire cosa sia accaduto da Riccione a oggi non è facilissimo. Sta di fatto che ai Campionati Italiani aveva lasciato intendere di potersela giocare per due titoli, a Budapest non arriva neppure un podio e invece arriva un altro quarto posto che fa sicuramente meno male di quello di Parigi ma un po’ di fastidio lo suscita. Poi guardi i nomi di chi le sta davanti e va beh…
SIMONE CERASUOLO 7: Ci mette anima e cuore e pure tecnica ma non basta tutto questo a tornare sul podio iridato. Sei centesimi lo dividono dalla medaglia ma fa comunque il personale e non si può chiedere molto di più.
LUDOVICO VIBERTI 8.5: Prima combatte alla finale dei 50 rana e poi trova il modo di recitare il ruolo di match winner nella 4×100 mista con una frazione a rana al limite della perfezione che mette l’Italia sulla linea degli Usa e crea le condizioni per salire sul podio. Continuità, tecnica, carattere e determinazione: che l’Italia abbia trovato un campioncino?
ELENA CAPRETTA 7: Al di sotto delle aspettative nelle gare individuali, preziosa ed efficace in staffetta. Vuole dimostrare quanto vale nell’ultima possibilità che le rimane e la sfrutta benissimo, reggendo il confronto con le migliori al mondo e partecipando attivamente al doppio record italiano che porta l’Italia al sesto posto mondiale.
MICHELE BUSA 7.5: Poteva anche valere qualcosa in più ma sul cambio si è giocato mezzo voto. Perde un po’ di tempo, il romagnolo, al blocco ma poi sfodera un’altra grande prestazione da quarto al mondo qual è. Prima medaglia internazionale al termine di un Campionato Mondiale da incorniciare