Sci Alpino

Pagelle superG Beaver Creek: miracolo ‘alla Goggia’, bene Brignone e Bassino, Melesi fa sperare

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Goggia / IPA Agency

PAGELLE SUPERG BEAVER CREEK 2024

Sofia Goggia, 10: non poteva sciare meglio di così, ha rasentato la perfezione. Sicura e solida nei curvoni, un vero e proprio razzo non appena aveva la possibilità di indirizzare gli sci verso valle. Ha dell’incredibile, se pensiamo al grave infortunio di 8 mesi fa. La bergamasca si è allenata sulla neve solo nelle ultime 4 settimane: ancora a settembre era finita sotto i ferri per rimuovere le viti che tanto le davano fastidio al malleolo. Insomma, un vero e proprio miracolo ‘alla Goggia’. Adesso bisogna pensare ad una gara per volta, senza crearsi aspettative ingiustificate. L’obiettivo sarà mantenere questa costanza di rendimento in discesa e superG per tutto l’arco della stagione. Solo a quel punto si potrà dare un occhio alla classifica generale.

Lara Gut-Behrami, 8,5: la svizzera, quando comprende di poter vincere la Coppa del Mondo assoluta, diventa una macchina e non sbaglia più niente. Era accaduto nella scorsa stagione dopo l’infortunio di Mikaela Shiffrin, ora il film sembra ripetersi. Ieri terza in discesa, oggi seconda in superG. Nessuna ha la costanza di rendimento dell’elvetica su tre specialità. Oggi ha fatto la differenza nell’ultimo settore ed i centesimi sono stati decisamente a suo favore, consentendole di incassare 80 punti pesantissimi.

Ariane Raedler, 9: la sorpresa di giornata. Torna sul podio in superG a quasi tre anni di distanza. Negli ultimi tempi le austriache emergono in età avanzata. Potrebbe toccare anche a lei, che ha 29 anni e non ha mai difettato di un’ottima tecnica.

Cornelia Huetter, 7,5: non riesce a ripetersi dopo la vittoria in discesa, nonostante il superG sia la sua specialità prediletta. Disputa una prova solida, ma senza particolari acuti, mancando il podio per appena 5 centesimi. Un inizio di stagione che conferma l’austriaca nel gotha della velocità.

Federica Brignone, 7: non è stata fortunata in questo fine settimana americano. Oggi ha chiuso quinta, mancando il podio per 9 centesimi, ma Gut-Behrami era appena a 0.16. I rimpianto sono enormi per aver sbagliato la linea nel tratto conclusivo: lì ha perso 4 decimi secchi dall’elvetica, che le sono costati il secondo posto. Comunque la sciata odierna è stata incoraggiante: si è rivista la vera Brignone.

Marta Bassino, 7: come ieri, anche oggi fa la differenza ed è la migliore in assoluto sul ripido della parte alta. Nel finale però perde ancora più velocità rispetto a Brignone, cedendo addirittura 7 decimi a Gut-Behrami. Comunque un sesto posto che fa morale. Nella velocità ci siamo, ora la piemontese dovrà ritrovare antiche sensazioni anche in gigante, dove fatica da un paio di stagioni.

Elena Curtoni, 7: alla seconda gara dopo l’infortunio è già nona. Un risultato eccellente, che sarebbe potuto essere ancora migliore senza una partenza troppo guardinga, dove ha lasciato sul piatto mezzo secondo. La fiducia e le prestazioni sono destinate a crescere con il trascorrere delle settimane.

Roberta Melesi, 7: conferma gli evidenti progressi già evidenziati in discesa e coglie il secondo miglior risultato in carriera in Coppa del Mondo, chiudendo undicesima. Questa ragazza le curve le sa fare per davvero, c’è ancora da lavorare sulla scorrevolezza pura. A 28 anni non sarà giovanissima, però sappiamo che nello sci moderno tante atlete danno il meglio all’alba delle 30 primavere, come ad esempio le austriache. Dunque attendiamola con fiducia.

Vicky Bernardi, 6,5: un buon 24° posto e punti preziosi portati a casa. Ragazza giovane, di appena 22 anni, che in alcune sezioni ha dimostrato di avere le qualità per crescere.

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