Pallamano
Riccardo Trillini dopo la Croazia: “Pensavamo di fare meglio. In difficoltà con le rotazioni”
Dopo la sconfitta per 36-20 contro la Croazia, arrivata nella terza amichevole di preparazione ai Mondiali 2025, la nazionale italiana di pallamano si guarda allo specchio per capire soprattutto cosa non ha funzionato nel test disputato a Porec contro i balcanici.
A fare il punto della situazione è stato il dt Riccardo Trillini, che al sito federale si è così espresso: “Abbiamo degli equilibri precari e, com’è vero che quando siamo al completo le rotazioni sono la nostra forza, al contrario quando mancano 6/7 giocatori le difficoltà vengono fuori. Era una partita di preparazione per la quale avevamo lavorato tanto”.
Poi ha aggiunto: “Pensavamo di poter fare meglio, ma a mio avviso due grandi fattori hanno inciso: la qualità dei tiri e la incredibile mole di palloni persi, a volte regalati e messi nelle mani di una squadra super motivata, con in campo tanti giovani che volevano mettersi in mostra per giocarsi un posto ai Mondiali. È una sconfitta che non possiamo archiviare con troppa facilità e questo non tanto per il risultato, quanto perché il controllo individuale del gioco e il nostro piano gara sono venuti meno”.
La squadra azzurra, che ai Mondiali del prossimo gennaio sfiderà nel Preliminary Round di Herning la Tunisia, l’Algeria e i padroni di casa della Danimarca, ha fatto rientro in patria. Prossimo obiettivo la Yellow Cup, in programma in Svizzera il 3, 4 e 5 gennaio. Savini e compagni saranno chiamati a fronteggiare nell’ordine proprio gli elvetici e successivamente l’Olanda e il Kosovo.