Pattinaggio Artistico
Pattinaggio artistico: i possibili russi selezionati per la qualificazione olimpica. Le prime indicazioni
Come ormai sappiamo, alle gare di pattinaggio artistico delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 parteciperà una ristretta schiera di atleti russi, in gara sotto bandiera neutrale e riconosciuti con il codice olimpico AIN. La notizia, diffusa lo scorso weekend dall’ISU, ha riacceso i riflettori su quanto sta succedendo in uno dei Paesi più competitivi della disciplina, certo di mettere le mani sul podio in almeno due specialità, l’individuale femminile e le coppie d’artistico.
La Federazione internazionale dovrà ricevere entro fine febbraio (in modo che si possano attivare i controlli “a sorpresa” dell’antidoping) l’elenco di quattro rappresentanti, rigorosamente uno per categoria, che voleranno a settembre in Cina per disputare la competizione di qualifica, in scena a Pechino. Ma quali saranno i prescelti?
Le indicazioni più chiare arrivano direttamente dai Campionati Nazionali appena disputati in quel di Omsk. Si tratta chiaramente di ipotesi, in quanto ogni nome dovrà essere “scrupolosamente vagliato” dall’ISU, il quale dovrà verificarne l’effettiva neutralità e il mancato appoggio pubblico al conflitto bellico tutt’ora in fase di svolgimento in Ucraina. Un modus operandi controverso, le cui modalità saranno rese note più avanti.
Nelle coppie d’artistico si dovrà capire su chi puntare. Ai Nazionali infatti a trionfare sono stati per dispersione Anastasia Mishina-Aleksandr Galliamov. Tuttavia in molti ricordano tante esternazioni in passato del cavaliere a favore della guerra, fattore che potrebbe tagliare il binomio fuori dai giochi (anche se è tutto da vedere). In linea generale hanno sempre avuto una linea più cauta Alexandra Boikova-Dmitrii Kozlovskii, su cui non esistono – almeno, non sono emersi fino a questo momento – segnali compromettenti.
Nella danza – specialità che ci riguarda da vicino visto che nelle tre coppie di testa ci sono anche Charléne Guignard-Marco Fabbri – i fari saranno puntati sui leader dei Nazionali Alexandra Stepanova-Ivan Bukin, team che però dovrà dimostrare di poter essere idoneo nonostante un forte, fortissimo, vento contrario proveniente soprattutto dal nordamerica, complice una loro partecipazione ad un evento legato al compleanno di Vladimir Putin (fattore su cui sarà necessario aprire una riflessione: cosa significa “sostenere attivamente la guerra”? Solo l’ISU potrà rispondere).
In campo femminile non dovrebbero esserci dubbi: a Milano-Cortina, salvo sorprese clamorose, partirà la dominatrice delle ultime due stagioni Adelia Petrosyan, atleta di Eteri Tutberidze che ha trionfato ai Nazionali con un free program stellare, imbastito da un triplo axel e due quadrupli toeloop.
Se il metro di giudizio sarà quello della competizione appena conclusa, in categoria maschile si potrebbe giocare la carta di Vladislav Dikidzhii, classe 2004 di San Pietroburgo salito sul gradino più alto del podio grazie ad un segmento lungo di alto profilo, dove ha proposto quattro quadrupli (lutz, flip e due salchow) e un triplo axel. Ulteriori indicazioni di orientamento saranno comunque più chiare nelle prossime settimane.