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Scacchi: Ding Liren, doppio salvataggio! Gukesh spreca due volte per la vittoria, è patta la 7a del match mondiale

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Gukesh Dommaraju, Ding Liren
Gukesh, Ding Liren / FIDE / Eng Chin An

La partita più ricca di emozioni del match per il Campionato del Mondo di scacchi finisce patta. Ding Liren e Gukesh Dommaraju sono ancora nello stato in cui l’uno non è davanti all’altro: 3,5-3,5 il punteggio a metà match, dopo sette confronti. E, quest’oggi, l’indiano, con il Bianco, può davvero recriminare come mai, visto che per due volte si è fatto sfuggire una posizione di vantaggio. Ed è soprattutto quella in cui si è trovato nel finale che potrebbe pesare nella sua mente; dall’altra parte, eccezionale la resistenza del campione in carica.

Tanto per iniziare, Gukesh sorprende completamente in apertura Ding, prima lasciando intuire una possibilità di Attacco Indiano di Re, poi muovendosi verso la scia di una struttura neo-Grunfeld (senza Cavallo in c3), quindi sfoderando una novità a livelli magistrali, una 7. Te1 che normalmente si vede nelle partite giocate via internet o a livelli comunque ben più bassi.

L’effetto di una simile mossa è di far pensare Ding per 28 minuti, visto che è una posizione certo non prevista da lui né, evidentemente, dal suo team di secondi. Il cinese, con 9… c5, prova a sorprendere l’indiano, che però gioca 10. d5, domina il centro e si trova in vantaggio al netto di un pedone sacrificato che verrà ripreso poco dopo. Il campione in carica gioca in modo difensivamente molto interessante, ma il problema è che per lui il tempo stringe (e Gukesh non fa niente per non farglielo pesare: è molto bravo a giocare velocemente fino alla 18a, quando accumula quasi un’ora di vantaggio e poi gestisce per pensare con calma).

Ding giunge alla 21a mossa con poco più di 17 minuti per arrivare alla quarantesima, mentre il suo avversario ne ha più di 50. Ed è qui che il cinese si gioca il tutto per tutto con la non scontata 22… Dxa2. Attaccato di Torre, sposta la Donna in b3: mossa naturale, ma che concede un margine importante a Gukesh, il quale sale di Torre per catturare il pedone b5 dopo venti minuti e sembra avviarsi verso un finale vincente. Non ha però fatto i conti con un coriaceo Ding e con il fatto che anche lui inizia a vedere il tempo scarseggiare: alla 30a non vede una risorsa comunque difficile da vedere, permettendo al cinese di rientrare nella partita. O almeno così è fino alla 39a, in cui l’unica (passiva, ma obbligata) mossa in grado di mantenere la parità per il Campione del Mondo non compare sulla scacchiera: 40… Re5 riconsegna un vantaggio importante a Gukesh.

L’indiano, ormai superato il controllo del tempo (aggiunti a entrambi 30′ con 30″ di incremento a mossa) inizia con fiducia questa fase della partita, ormai un conclamato finale di Torre, Alfiere e quattro pedoni contro Torre, Cavallo e tre pedoni (di cui due sulla colonna f). Alla 44a Gukesh gioca una 44. Re1 che spiazza completamente Ding, il quale si ferma a pensare per quasi 22 minuti prima di giocare l’interessante f6. Forse per eccessivo senso di sicurezza il diciottenne sfidante sbaglia piano, dando nel giro di due mosse la possibilità al cinese di ristabilire la parità. Ding trova la fondamentale 46. f4, dopodiché difende un finale complicato, nel quale basta letteralmente il nulla perché il risultato penda dall’una o dall’altra parte. Quando anche il pedone in più del Bianco se ne va dalla scacchiera, si ha liquidazione generale e, dopo 72 mosse, è patta, perché Re e Alfiere non possono vincere contro il Re solo. 5 ore e 20 minuti, sì, ma davvero ricche di emozioni.

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