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Sci Alpino

Sci alpino, continua la decimazione per l’Italia: infortunio anche per Guglielmo Bosca

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Guglielmo Bosca
Guglielmo Bosca / LaPresse

Un altro infortunio di cui si sarebbe volentieri fatto a meno. La stagione della Coppa del Mondo di sci alpino ha un po’ il sapore della decimazione per la squadra italiana a livello maschile e femminile. Prima dello Speed Opening previsto quest’oggi a Beaver Creek, bisognava prendere atto degli infortuni importanti di Tommaso Sala e di Teresa Runggaldier, che hanno dovuto chiudere anzitempo la loro avventura stagionale e nel caso di quest’ultima ancor prima di cominciarla. Certo, si dovrebbe anche citare la tragica scomparsa di Matilde Lorenzi in allenamento, ma in questo caso purtroppo si è andati oltre.

Ebbene, ad aggiornare questo triste elenco è stato Guglielmo Bosca. Lo sciatore azzurro era caduto ieri nel corso dell’ultima prova di discesa cronometrata sulla Birds of Prey. Come riportato dal sito della FISI, l’incidente si è verificato poco dopo il primo intermedio, all’inizio del muro. Gli accertamenti eseguiti nella notte italiana hanno evidenziato, purtroppo, una frattura composta al terzo prossimale del perone della gamba destra.

Pertanto addio annata agonistica per lui e a partire delle 19.00 italiane ci saranno sette azzurri al cancelletto di partenzaParis, Casse, Schieder, rientrato dopo l’operazione al ginocchio dello scorso marzo, Innerhofer, Zazzi, Alliod e Franzoni, che torna a gareggiare nella specialità a quasi un anno di distanza.

Per Bosca un nuovo stop di un percorso agonistico assolutamente tormentato. Da citare per il nativo di Milano, residente il Valle d’Aosta, il bruttissimo infortunio che lo ha tenuto a lungo lontano dalle competizioni: frattura esposta di tibia e perone della gamba sinistra nel 2017 dopo il superG di Coppa Europa a Reiteralm, accompagnata da un problema vascolare che rischiava di creargli la necrosi della gamba sinistra.

“Gugu” dovette sostenere ben sette operazioni e si ripresentò al cancelletto di partenza soltanto due anni più tardi. E nel 2020 si procurò un trauma distorsivo al ginocchio destro durante la prima prova di Bormio nel dicembre dell’anno citato. Nella stagione passata, aveva festeggiato il suo primo podio in carriera nel massimo circuito internazionale, giungendo secondo nel superG di Garmisch (Germania), lui che non era mai entrato in top-5 e vantava soltanto tre top-10. Adesso, una nuova scalata da affrontare.

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