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Sci Alpino

Sofia Goggia e la samba della fuoriclasse. Lampi d’azzurro tra gigante e slalom in Val d’Isere

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Sofia Goggia/LaPresse

Era il 5 febbraio quando la FISI comunicò del grave infortunio a Sofia Goggia durante un allenamento a Ponte di Legno. Da quel maledetto giorno sono passati dieci mesi, nei quali la bergamasca ha sofferto tanto, vissuto momenti davvero complicati, ma anche lottato e combattuto come ha sempre fatto in carriera. Si arriva dunque al 15 dicembre, ieri, e al capolavoro di una campionessa senza eguali e per i quali gli aggettivi e le parole di elogio sono probabilmente finiti.

Forse mai come prima Sofia ha mostrato tutta la felicità del momento, ballando la samba al traguardo per coinvolgere tutto il pubblico e tutti quei tifosi che non l’hanno mai abbandonata e che aspettavano solo il ritorno della fuoriclasse. Perchè questa è Sofia Goggia, una campionessa infinita, capace di rialzarsi ancora una volta e di tornare in pista forse ancora più forte. Seconda in discesa e poi prima in superG in quelle che sono le gare del suo esordio stagionale, mostrando una prova di forza nei confronti delle avversarie semplicemente straordinaria. In discesa solo una Huetter perfetta le ha tolto la gioia della vittoria, ma ieri in supergigante non c’è stata rivale capace di avvicinarsi all’azzurra, che ha così conquistato il venticinquesimo successo in carriera.

Chiaramente Goggia ha monopolizzato l’attenzione in quel di Beaver Creek, dove comunque il risultato generale della squadra azzurra è stato sicuramente positivo. Marta Bassino ha decisamente mostrato le migliori cose della sua stagione, molto più che nei giganti finora disputati, con un settimo posto in discesa e soprattutto un sesto posto in superG che fa davvero ben sperare in vista del doppio appuntamento di St.Moritz del fine settimana.

Segnali positivi da Elena Curtoni, nona ieri, che era al rientro dopo il grave infortunio della passata stagione. La condizione non è ancora al 100%, ma Curtoni è sicuramente sulla buona strada. Doppio undicesimo posto per Laura Pirovano (discesa) e Roberta Melesi (superG), con entrambe le azzurre che hanno la stoffa per andare decisamente oltre.

Chi forse esce insoddisfatta dal suo fine settimana sulla Birds of Prey è Federica Brignone. Soprattutto le prime due prove cronometrate sembravano aver indirizzato la valdostana verso la strada del podio, mancato, invece sia in discesa sia in superG. L’amarezza sta in particolare nella gara di ieri ed in un ultimo tratto di pista dove Brignone si è chiaramente giocata una delle prime tre posizioni.

Il fine settimana sciistico, però non è stato solo a Beaver Creek, ma anche in Val d’Isere, dove si è vista un’Italia di rimonta. Il primo recupero è stato quello di Luca de Aliprandini in gigante, con il veterano azzurro alla terza Top-10 stagionale e con un sesto posto ottenuto grazie ad una seconda metà di gara all’attacco e decisamente competitiva. Ora serve continuità anche tra una manche e l’altra per andare alla caccia di un posto che non è impossibile da raggiungere.

Altra rimonta sensazionale è stata quella di Tobias Kastlunger in slalom. Addirittura ventidue posti recuperati ed una settima posizione che è anche il miglior risultato della carriera in Coppa del Mondo per l’azzurro, migliorando il decimo posto ottenuto proprio nella passata stagione in Val d’Isere. Uno slalom che ha visto anche il decimo posto di Alex Vinatzer, anche lui in recupero rispetto ad una prima manche deludente e che si spera possa essere una scossa nella stagione dell’altoatesino.

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