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Sci Alpino

Sorpresa nella discesa di Beaver Creek: Murisier beffa il connazionale Odermatt. Italia comparsa

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Justin Murisier
Justin Murisier / LaPresse

Lo svizzero che non t’aspetti! Justin Murisier si è aggiudicato la discesa di Beaver Creek (Colorado, Stati Uniti) valevole per la Coppa del Mondo di sci alpino maschile 2024-2025. Sulla splendida pista denominata “Birds of Prey”, lo spettacolo non è mancato, con diversi protagonisti della velocità che non hanno espresso la loro miglior sciata, per cui abbiamo assistito ad una classifica quanto mai particolare.

La gara, che ha visto la tracciatura di Hannes Trinkl, non senza sorpresa è stata vinta dall’elvetico Justin Murisier. Il 32enne nativo di Martigny ha sfruttato nel migliore dei modi il pettorale numero 3, che gli garantiva una pista in condizioni pressoché perfette. La sua prova, impeccabile a livello di linee e velocità, ha sancito la sua prima vittoria in Coppa del Mondo (aveva conquistato solamente un terzo posto in gigante in Val Badia nel 2020). Al secondo posto a soli 20 centesimi il suo connazionale Marco Odermatt che ha pagato a caro prezzo un avvio di discesa con qualche frenata di troppo e qualche imprecisione non da lui.

Completa il podio (il primo della sua carriera) a 35 centesimi lo sloveno Miha Hrobat che si era già segnalato in forma nelle prove dei giorni scorsi, quindi quarta posizione a 51 centesimi per il canadese James Crawford al termine di una prova in cui si è messo in mostra per una sciata molto aggressiva. Quinto a 65 centesimi l’austriaco Vincent Kriechmayr che ha saputo pennellare, come suo solito, nei tratti più tecnici, ma non è stato ugualmente efficace nelle sezioni dedicate allo scorrimento.

Sesta posizione per il padrone di casa Bryce Bennett a 88 centesimi da Murisier, quindi terzetto francese fino al nono posto. Settimo Blaise Giezendanner a 95 centesimi, quindi ottavo Nils Allegre a 97 centesimi, mentre valica il secondo il ritardo (+1.03) di Cyprien Sarrazin che non ha mai trovato le giuste linee e la sua consueta velocità. Completa la top10, infine, il canadese Brodie Seger che, con il pettorale numero 49, si ferma a 1.10.

Per gli italiani, invece, discesa letteralmente da dimenticare. Non va oltre la 19a posizione a 1.69 Dominik Paris autore di una prova un po’ troppo pasticciata, con parecchi errori di linea nel tratto più tecnico in concomitanza con il muro della Birds of Prey. Chiude 23° Florian Schieder a 1.81 dalla vetta, quindi 26° Mattia Casse a 2.04 e 31° Benjamin Jacques Alliod a 2.26. Christof Innerhofer accusa addirittura 3.22, Pietro Zazzi 4.10.

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